Chissà, potrebbe essere difficile trovare nei negozi cellulari con Skype, a partire dall’N97, che arriverà ad aprile a un prezzo ufficiale di 550 euro (più Iva ed escluse le sovvenzioni). Già, perché corre voce che gli operatori sono piuttosto restii a mettere nei listini una versione dell’N97 con Skype. Telecom Italia (Tim) e 3 Italia ci stanno pensando. Vodafone ad oggi non ha ancora piani chiari sulla presenza dell'N97 tout court nel proprio listino. Nel Regno Unito, si sa che O2 e Orange hanno detto a Nokia che no, l'N97 perda Skype o loro non lo vorranno. Se la strada è così in salita, c'è da dubitare che Nokia se la sentirà di proseguirla, di mantenere la promessa di integrare Skype anche su futuri N Series.
Questa tensione conferma che è una mossa importante, è la prima alleanza tra due big nei rispettivi mondi, tesa a portare il VoIP sul telefonino anche al grande pubblico. A coloro che non conoscono Fring, che non vogliono acquistare uno Skypephone da 3, che non hanno un cellulare/palmare Windows Mobile dove installare Skype. La verità è che per il grande pubblico il VoIP è ancora solo Skype e sono i cellulari con symbian. Skype Lite non fa testo, non è il vero Skype, non supporta né WiFi né rete dati mobile, e in Italia non consente di telefonare (a conferma della ritrosia dei nostri operatori a fare accordi con il gigante del VoIP). Le X Series di 3 Italia sono interessanti dal punto di vista dei costi, ma sono un parto limitato: ancora una volta, non è Skype completo.
Skype sull’N97 sarà così il primo vero Skype completo, come su computer, a sbarcare su cellulari. Ha un po' la stessa aura rivoluzionaria che ora Google Voice ha negli Usa. Il servizio appena lanciato da Google entra come un elefante nel negozietto degli operatori, con il suo numero unico che prende in carico tutte le chiamate in entrata e in uscita. Ma in America ha avuto le porte aperte, gli operatori non si sono opposti (né potevano, è un mercato più aperto). Da noi è un'altra storia, sarà difficile vedere Google Voice, Skype su Nokia non avrà una vita facile. Né deve sorprendere il potere che hanno gli operatori sui produttori di cellulari.
Sono finiti (dal 2001) i tempi in cui erano i produttori a fare il bello e cattivo tempo. Gli operatori sono i loro principali clienti (di gran lunga) e canale distributivo privilegiato. Sono stati responsabili dei ritardi del WiFi su telefonini, tecnologia arrivata al pubblico oltre un anno dopo la sua effettiva disponibilità. Non è un mistero che Vodafone abbia chiesto a Nokia di togliere il WiFi dall'N95. Certo, però, la storia del WiFi insegna qualcosa: prima o poi una tecnologia, se richiesta dalle masse (e il VoIP lo è) arriva. Gli operatori possono far guadagnare un po' di tempo al loro business che, nei servizi tradizionali, continua a restringersi.
La novità poi arriva comunque e Nokia è sempre più intenzionata a soddisfare le esigenze internet dei propri consumatori, come dimostra anche il crescente impegno nella piattaforma Ovi. Un po’ di pazienza e chiameremo tutti con Skype, con un WiFi un po' più diffuso e con flat dati un po' più economiche di quelle attuali.