Siri potrebbe sentirci un po' troppo a quanto pare

Un ex appaltatore di Apple avrebbe sollevato una questione complessa: Siri raccoglierebbe dati anche quando non dovrebbe farlo; i dettagli.
Siri potrebbe sentirci un po' troppo a quanto pare

Thomas Le Bonniec ha lavorato per Apple come appaltatore fino allo scorso anno e quello che doveva fare era ascoltare e trascrivere quello che registrava Siri a partire dai dispositivi della mela morsicata. Fin qui tutto bene, se non fosse che le registrazioni avvenivano anche quando nessuno aveva attivato (volontariamente) l’assistente virtuale. Insomma, stando a quanto denunciato da Le Bonniec, Siri potrebbe ascoltarci in qualsiasi momento e registrare tutto: un fatto inquietante, ma non sarebbe la prima volta che capita di scoprire quanto larghe siano le orecchie degli assistenti vocali.

Siri ci sente, sempre e comunque?

L’appaltatore di Apple, che ha svolto il suo incarico negli uffici irlandesi del colosso della mela morsicata prima di lasciare per motivi etici, ha denunciato il fatto già lo scorso anno, ma solo ora ha deciso di renderlo pubblico, mettendoci la faccia e confidando a “The Guardian” i suoi timori. La sua lettera contiene punti che potrebbero spaventare e far riflettere gli utenti Apple, così sicuri che il colosso di Mountain View sia attento alla loro privacy:

“Ho ascoltato centinaia di registrazioni ogni giorno, da vari dispositivi Apple (ad esempio iPhone, Apple Watch o iPad). Queste registrazioni sono state spesso ottenute al di fuori di qualsiasi attivazione volontaria di Siri.”

Ancora, Le Bonniec ha spiegato che si è ritrovato a trascrivere registrazioni – in inglese e francese – estremamente compromettenti come “informazioni mediche riservate, accordi di droga e registrazioni di coppie che facevano sesso”.

Insomma, informazioni che mai dovrebbero essere rese noti a terzi, anche fosse solo per scopi di “classificazione” come dichiarato da Apple. Quello che l’appaltatore ha chiesto all’Unione Europea è di investigare per capire quanto il modo di lavorare di Apple sia in linea con le normative GDPR. Non vorremmo esprimere giudizi affrettati, ma – se le cose stessero realmente così – da una valutazione superficiale parrebbe di no.

Apple avrebbe comunque dato un seguito alle denunce di Le Bonniec, modificando il modo in cui vengono raccolti i dati e licenziando i vecchi appaltatori, ma non sappiamo se la questione è stata completamente risolta. Per il momento, resta da capire quanto bene ci senta Siri.

 

Fonte: The Guardian

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