“Siri, invia un messaggio WhatsaApp a Carla”: presto potremmo essere in grado di dettare messaggi al celeberrimo assistente della mela morsicata, senza essere obbligati a inviarlo poi utilizzando l’app Messaggi. Finalmente, Siri potrebbe essere aperto ai servizi di messaggistica istantanea di terze parti.
Siri: oltre a Messaggi c’è di più
La speranza è che il report di Bloomberg possa contenere previsioni destinate ad avverarsi, è decisamente anacronistico che Apple continui a castrare il suo assistente vocale riducendo le scelte ai soli servizi proprietari in molti contesti. Non ha senso fingere che non esistano colossi come WhatsApp e Telegram, senza voler entrare nel dettaglio della miriade di servizi di messaggistica istantanea disponibili.
Se a Siri si potesse chiedere di spedire un messaggio utilizzando la propria piattaforma preferita, gli utenti sarebbero molto più propensi a utilizzare l’assistente in modo più assiduo. Naturalmente, anche qualora Apple si aprisse a questa opportunità, starebbe poi agli sviluppatori delle app terze implementare le API all’interno del loro software, ma siamo sicuri che sarebbero disposti a farlo in tempi brevissimi.
iOS è un ottimo sistema operativo, in generale fra i più stabili e sicuri. Tuttavia, è anche fra i più “chiusi” in termini di compatibilità di alcuni servizi Apple con quelli di terze parti. Questo ha portato a tenere ben saldo tutto l’ecosistema del colosso di Cupertino, ma anche a fargli perdere un po’ di terreno rispetto alla concorrenza in alcuni contesti.
Nel caso specifico di Siri, bisogna essere onesti nell’ammettere che sia rimasto indietro – sotto diversi punti di vista – rispetto a Google Assistant ed Alexa. E purtroppo, spesso questo ritardo è stato dovuto proprio a una certa chiusura da parte di Apple, che forse adesso potrebbe essere decisa e rivedere la sua posizione, pur senza stravolgerla.