Siri ci ascolta anche quando non dovrebbe? Forse sì...

Secondo un report di Reuters, sembra che molti utenti stiano lamentando una violazione dei dati da parte di Siri, l'assistente vocale di Apple.
Siri ci ascolta anche quando non dovrebbe? Forse sì...

Secondo quanto riportato online, sembra che Apple dovrà affrontare una nuova causa legale; l’accusa suggerisce che che Siri ascolta gli utenti anche quando non dovrebbe. Di fatto, quasi tutti i principali OEM di smartphone hanno il proprio assistente vocale. Con i progressi tecnologici, le aziende vogliono mettere un dispositivo intelligente nella tasca e nella casa dell’utente, ma questo solleva non poche domande sulla privacy.

La causa contro Apple legata alle “funzionalità” di Siri

In linea con ciò, è stata intentata una causa contro Apple che sostiene che l’assistente vocale dell’azienda Siri ha registrato conversazioni private in modo improprio. In una sentenza relativa a quel caso, il giudice ha stabilito che la società dovrà affrontare la causa; questo è quanto riportato da Reuters.

Apple aveva chiesto di archiviare la causa e il giudice Jeffrey S. White della corte distrettuale federale di Oakland ha archiviato una parte di essa che coinvolgeva il danno economico degli utenti. Tuttavia ha stabilito che i querelanti, che stanno cercando di farne un’azione legale collettiva, potrebbero continuare a perseguire reclami sulla violazione della privacy.

Si apprende anche che l’OEM di Cupertino avrebbe violato il Federal Wiretap Act e la legge sulla privacy della California, commettendo così una violazione del contratto.

Il caso afferma che Siri ha attivato conversazioni non richieste e ha registrato cose che non avrebbe dovuto registrare, passando le informazioni e i dati ad aziende di terze parti.

Un utente ha affermato che le sue discussioni private con il suo medico su un “trattamento chirurgico di marca” gli hanno fatto ricevere pubblicità mirate per quel trattamento, mentre altri due hanno affermato che le loro discussioni sulle scarpe da ginnastica Air Jordan, occhiali da sole Pit Viper e “Olive Garden” li hanno portati a vedere annunci relativi a tali prodotti.

Apple non è l’unica ad affrontare società che sta affronando una causa per questo motivo; si apprende che anche i suoi concorrenti Google e Amazon stanno subendo diverse accuse di violazione della privacy degli utenti da parte degli assistenti vocali. Le aziende negano di ascoltare conversazioni per scopi diversi da quelli previsti.

Fonte: Reuters

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