Ultimamente il titolo Apple in borsa ha avuto un andamento altalenante, forti guadagni che facevano sfiorare la vetta dei 150$ ad azione, seguiti da rilevanti perdite che abbassavano il titolo di circa 20 punti; proprio nelle ultime sedute c’è stato un netto ribasso che non può lasciarci indifferenti.
Come mai ciò sia accaduto non è semplice da spiegare, ma una cosa è certa, l’iPhone, come spesso accade di recente, gioca un ruolo di rilievo anche nel mercato azionario.
Nei giorni scorsi Telefonino.net vi aveva riportato i dati ufficiali di vendita diffusi da Apple, dati ben al di sotto delle rosee previsioni effettuate quando c’era la “febbre da iPhone”, ma tutto sommato positivi.
A rappresentare l’ennesimo freno per il prodotto di Cupertino sono state alcune voci, poi smentite e mai confermate, che avrebbero visto dimezzata la produzione dell’iPhone.
L’indiscrezione, riportata anche da numerosi siti italiani e stranieri, faceva riferimento a un report degli analisti Miller Tabak & Co. secondo cui, il produttore americano, sarebbe stato obbligato a ridurre la produzione del suo “rivoluzionario prodotto” da 9 milioni di pezzi a 4,5 milioni.
Questa notizia, poi smentita da Peter Boockvar di Miller Tabak & Co., ha creato ugualmente l’effetto “domino” sia sui mass media che sulle contrattazioni di borsa dove il titolo ha perso diversi punti.
Il molto rumore intorno all’iPhone spesso è costituito da voci non confermate, molte delle quali si rivelano essere sbagliate, speculative e di breve durata.
Tuttavia, va detto che, grazie ad un insieme di notizie che hanno via via ridimensionato il successo in termini di vendita, è facile che un rumors mascherato a notizia sia ritenuto credibile da molti.