Tornano a crescere le possibilità che il
consorzio Iridium, dopo la dichiarazione di bancarotta, sia costretto a rimuovere
la propria flotta di satelliti dalle loro orbite, distruggendo così nell’atmosfera
terrestre un investimento di miliardi di dollari.
Anche il gruppo Castle Harlan, quello che sembrava
il più probabile acquirente per i satelliti di Iridium, ha ritirato in
questi giorni la propria offerta, dubitando che il consorzio potrà mai
essere in grado di generare utili.
‘Sebbene Iridium possa fornire un ottimo servizio
di telefonia internazionale, le nostre prudenti ricerche e le analisi di mercato
non sono riuscite a confermare che la società possa produrre anche un
basso livello di profitti’, ha commentato un portavoce di Castle Harlan.
Resta da vedere se dopo la rinuncia di Castle Harlan,
anche le altre società interessate ad Iridium ritireranno le proprie
offerte, segnandone inevitabilmente la fine. Venture Partner, che a giugno si
era detta disponibile a rilevare Iridium, sempre per una cifra pari a 50 milioni
di dollari, ha commentato la vicenda con un ‘tutto è possibile’, lasciando
intendere che rimane ancora qualche possibilità di salvare la rete satellitare.