Servizi a pagamento non richiesti: GdF da WINDTRE

Perquisizioni e sequestri si sono tenuti nella sede di WINDTRE a Rho: l’ipotesi di reato riguarda l’attivazione di servizi VAS senza consenso.
Servizi a pagamento non richiesti: GdF da WINDTRE

Servizi VAS attivati senza il consenso esplicito dell’ignaro utente: è con questa accusa che oggi la GdF (nucleo tutela privacy e frodi tecnologiche) ha perquisito la sede di WINDTRE a Rho su ordine della procura di Milano. Gli indagati sarebbero in tutto 11: tre di loro sarebbero dirigenti della compagnia telefonica, oltre che di società di aggregatori tecnologici e content service provider.  La concreta possibilità è che dietro possa esserci un business illegale da diversi milioni di euro, tutto a danno dei consumatori.

Servizi a pagamento attivati senza consenso

La maggior parte dei possessori di smartphone si è trovato almeno una volta con qualche tipo di servizio VAS attivato per errore (o forse senza il suo esplicito consenso, stando a quanto emerso). Si tratta di abbonamenti a servizi di download di suonerie, previsioni meteo, oroscopi, ecc. Per tutelarsi è possibile richiedere un blocco operatore, ma spesso l’utente dimentica di farlo.

L’operazione della Guardia di Finanzia, che si è tenuta oggi – 3 luglio – si è focalizzata proprio su questo: sulla possibilità che gli indagati abbiano messo in atto attività illecite al fine di attivare diversi servizi VAS a utenti che non avevano prestato esplicito consenso, sfruttando anche sistemi di machine to machine.

Secondo quanto riportato da Repubblica, l’accusa nei confronti degli 11 indagati prevede reati di “frode informatica ai danni dei consumatori, intrusione abusiva a sistema telematico e tentata estorsione contrattuale.”

Inoltre, la Guardia di Finanza ha inviato una lettera ad AGCOM per verificare la posizione di Vodafone e TIM.

 

 

Fonte: Repubblica

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