Qual è la Serie TV più piratata nel 2024

Una delle Serie TV disponibili in streaming si è aggiudicata la corona di regina della pirateria per essere la più piratata nel 2024.
Qual è la Serie TV più piratata nel 2024

Questo anno solare sta per giungere al termine e, come al solito, è arrivato il momento di stabilire alcuni record. Se hai già visto quali sono le app e i giochi che hanno vinto gli Apple App Store Award 2024 non devi assolutamente perdere la Serie TV più piratata quest’anno.

Secondo una ricerca recente, la serie prequel di Game of Thrones ha conquistato il titolo di show più piratato dell’anno, superando titoli rivali come The Boys e Shōgun. Stiamo parlando di House of the Dragon che ha sollevato interrogativi importanti sul futuro dello streaming e sulla frammentazione dei contenuti.

House of the Dragon è tornata a dominare la scena della pirateria televisiva nel 2024, dopo una breve pausa nel 2023 quando The Last of Us aveva conquistato il primato di serie TV più pirata. La serie HBO Max, ambientata nell’universo creato da George R.R. Martin, ha facilmente e velocemente superato la concorrenza, dimostrando un appeal che va oltre i confini delle piattaforme ufficiali.

House of the Dragon è la serie TV più piratata nel 2024

Se House of the Dragon è la serie TV più piratata nel 2024 vuol dire che esiste una classifica con altri titoli che hanno concorso al podio. Ecco la classifica completa degli show TV più scaricati e seguiti illegalmente durante quest’anno:

  1. House of the Dragon (NOW)
  2. The Boys (Amazon Prime)
  3. Shōgun (Disney+)
  4. Arcane (Netflix)
  5. The Penguin (NOW)
  6. Fallout (Amazon Prime)
  7. Reacher (Amazon Prime)
  8. Silo (Apple TV+)
  9. Dune: Prophecy (NOW)
  10. Halo (Paramount+)

La presenza di titoli provenienti da diverse piattaforme di streaming evidenzia come la frammentazione dei contenuti stia influenzando in un certo modo le abitudini degli spettatori. Netflix, che solitamente era la meno colpita dalla pirateria, ha visto Arcane entrare nella top 10, suggerendo che nessun servizio è immune dal fenomeno.

Secondo gli esperti, le crescente proliferazione di servizi streaming e i costi associati all’abbonamento a molteplici piattaforme potrebbero essere tra i fattori principali che spingono gli utenti verso soluzioni illegali. A questo si aggiungono anche i costanti aumenti di prezzi e piani economici, ma con “fastidiosi” annunci pubblicitari da vedere.

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