Serie A: sono in arrivo misure più dure contro IPTV e pezzotto

Continua la lotta a IPTV e Pezzotto contro la pirateria dello sport con misure ancora più dure e tanta determinazione dalla Lega Serie A.
Serie A: sono in arrivo misure più dure contro IPTV e pezzotto

La nuova stagione di Serie A è già iniziata, ma la vera lotta a IPTV e Pezzotto deve ancora arrivare. Sono stante le dichiarazioni che confermano misure ancora più dure contro la pirateria dello sport presto in arrivo. Una piaga, quella dei diritti violati, che sta facendo danni economici e che da tempo penalizza un mercato legale. Si tratta di una sfida sempre più ardua contrastare queste pratiche.

Dietro ci sono vere e proprie organizzazioni criminali che spesso riescono a “farla franca”. Ecco perché le autorità sono al lavoro per mettere in campo procedure efficaci che consentano di bloccare i siti che trasmettono illegalmente contenuti sportivi protetti dal copyright. Abbiamo visto però che non è facile tutto questo. Infatti, Piracy Shield ha già mostrato le sue debolezze e i suoi limiti.

Nondimeno, AGCOM sta lavorando duramente per contrastare IPTV e Pezzotto insieme alla Lega Serie A e alle autorità preposte a combattere la pirateria. Secondo quanto emerso sono in arrivo misure più dure anche nei confronti degli utenti che usufruiscono di questa illegalità. Vediamo nel dettaglio cosa è al vaglio e come interverranno le autorità a breve.

Serie A, IPTV e Pezzotto: multe più rapide contro gli utenti

AGCOM e Guardia di Finanza hanno firmato un protocollo per emettere multe in tempi più rapidi contro gli utenti che sfruttano IPTV e Pezzotto. Si tratta di sanzioni che vanno dai 150 ai 5000 euro.

Inoltre, a questo si aggiungerà anche una collaborazione più amichevole con Google e Cloudflare, inizialmente diffidenti e resistenti.

Ricordiamo che la Serie A aveva dichiarato guerra a IPTV e Pezzotto. Infatti, un mese fa, l’amministratore delegato De Siervo aveva dichiarato: “Appena li acchiappiamo, loro si spostano in un altro server. Però, alla fine di questa battaglia vinceremo noi. Perché è o noi o loro. Ne va della sopravvivenza del mondo del calcio. Ci sono almeno 300 milioni di euro che ogni anno finiscono nelle tasche del crimine organizzato e non delle società di calcio“.

A tutto questo si aggiungerà Piracy Shield 2.0, una versione migliorata del sistema che già combatteva le piattaforme che trasmettono illegalmente contenuti sportivi.

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