Gli scanner delle impronte digitali ottici e capacitivi hanno migliorato la vita di tanti utenti. Ma presto potremmo assistere a un ulteriore passo in avanti: grazie a Goodix, sempre più smartphone Android – potenzialmente anche di fascia media – potrebbero infatti adottare l’innovativo scanner a ultrasuoni.
Una tecnologia decisamente più avanzata rispetto a quella attualmente in uso, in grado di leggere le nostre dita anche in condizioni non proprio ottimali (ad esempio se bagnate). Questo perché lo scanner utilizza onde sonore, anziché la luce, per leggere l’impronta digitale.
È già stato implementato in uno smartphone
Finora, questa innovativa tecnologia era riservata solamente a telefoni di fascia alta, per via del suo costo elevato: va da sé che lo scanner a ultrasuoni non risulti una scelta particolarmente abbordabile per il resto degli smartphone Android. Qualcomm ne è il principale produttore, ma ora la musica potrebbe cambiare grazie a Goodix.
L’azienda, nome noto per i suoi scanner distribuiti a prezzi accessibili (e già utilizzati da società come OnePlus, Huawei e Redmi), ha infatti aperto una collaborazione con Vivo con l’obiettivo di promuovere la diffusione di questa tecnologia per renderla accessibile a una più vasta gamma di smartphone, riducendone i costi.
Questo nuovo scanner, ha spiegato Goodix, presenta un sistema di guida a bassa tensione che, unito a un hardware semplice, renderebbe più facile integrazione all’interno dei dispositivi. Capofila di questa nuova “rivoluzione” è il Vivo X100 Ultra, che già implementa lo scanner a ultrasuoni prodotto da Goodix. Se l’azienda dovesse mantenere le promesse, è probabile che in futuro sempre più smartphone potrebbero adottare la nuova tecnologia.