Samsung Galaxy Z Flip4: dove l’abbiamo già visto? Dove avevamo già “toccato” con mano uno smartphone simile, intravedendo in questo format un’idea ad alto potenziale? Bisogna tornare al 14 giugno 2019, quando proprio su queste pagine segnalavamo le immagini della puntata “Striking Vipers” della stagione 5 di Black Mirror.
Era una segnalazione opportuna, perché queste erano le immagini che comparivano:
I protagonisti di quell’episodio dialogavano spesso utilizzando lo smartphone particolare, ai tempi inesistente: un modello molto simile al Flip4 che in parte già era nei piani di Samsung ed in parte già era nell’immaginario collettivo: la fantasia era già andata oltre – come spesso accade – ma ancora mancavano i presupposti tecnici per realizzare ciò che oggi, a tre anni di distanza, è solidamente disponibile nella sfornata 2022 dei top di gamma della casa coreana.
Ora che sappiamo che esiste la possibilità di piegare uno schermo, infatti, vorremo farlo. Lo vorremo fare perché ci risolverà molti problemi: di comodità, ad esempio: metterlo in tasca o tenerlo in mano sarà più semplice; aprirlo e chiuderlo alla bisogna significa renderlo più comodo in mobilità; tenerlo piegato su un tavolo potrà offrire maggiori opzioni e comodità ulteriori. Il film non ha copiato idee di laboratorio ed i laboratori di sviluppo non hanno copiato il film: entrambi, semplicemente, hanno seguito ed interpretato una necessità alla quale dover fornire una risposta e sulla quale si andrà a sviluppare il futuro dei dispositivi mobili personali.
A differenza della serie tv, il Flip4 non fa a meno della fotocamera, che anzi dispone sul display posteriore per mantenere un profilo più simile a quello tradizionale. Inoltre la scocca laterale è ancora irrobustita da una protezione metallica, mentre nella serie tv è tutto estremamente sottile e leggero, come in una evoluzione ulteriore non facile da prevedere. Chissà se un giorno anche la fotocamera principale del Flip potrà diventare nascosta come quella interna del Fold4 e se si potrà guardare a Netflix come la piattaforma che ha anticipato addirittura di 10 anni l’avvento di smartphone di questo tipo: ci sono i presupposti, perché l’evoluzione prossima potrebbe andare proprio in questa direzione. Black Mirror del resto parla di una realtà futuribile senza la necessità di sfidare il mercato, mentre chi produce device ha paletti ben più pragmatici da dover rispettare.
Quel che si nota chiaramente in Black Mirror è come tale tecnologia sia perfettamente integrata nella realtà, intravedendo nei foldable un form factor standard e trasversale. Come a dire: tutto sarà foldable, perché di fatto non c’è motivo affinché ciò non debba avvenire. Tempo al tempo, del resto le serie tv non hanno il dovere della cronaca, ma soltanto il privilegio della creatività. Spesso, però, tutto questo si chiama fantascienza e non fa altro che anticipare pulsioni a cui ricerca e sviluppo concorreranno per dare una risposta.
Avremo tutti un foldable, presto o tardi? Forse sì. Anche se ad oggi ancora sembra un film.