Se cambi spesso le password, stai facendo un errore: scopri perché

Nuovi studi rivelano che l'abitudine di cambiare spesso password, per proteggere i propri dati, non è così sicura come si pensa.
Se cambi spesso le password, stai facendo un errore: scopri perché

Gli esperti di sicurezza informatica del National Institute of Standards and Technology (NIST) hanno fatto luce sull’effettiva validità di una pratica molto diffusa anche in Italia e spesso consigliata. Se anche tu cambi spesso password, pensando di proteggere meglio i tuoi dati personali ed eludere le minacce dei cybercriminali, ti stai sbagliando.

Secondo il NIST è molto meglio adottare soluzioni uniche e complesse, senza cambiarle. Unici motivi di modifica la compromissione dei tuoi account o un data breach di password collegato alle tue credenziali. Quindi, molto meglio affidarsi a password manager professionali per la creazione e la gestione di password complesse.

Infatti, per cracker e criminali del web è facile riuscire a forzare password semplici anche se cambiate con una certa frequenza. Anche perché molto spesso gli utenti scelgono combinazioni facili da ricordare per non incorrere nel pericolo di dimenticarsi e non riuscire più ad accedere.

Quale posizione assumere nei confronti dell’autenticazione a due fattori e delle passkey che, recentemente, stanno prendendo il posto delle password complesse? Vediamo insieme quali sono i consigli degli esperti per proteggere al meglio i nostri dati e le nostre informazioni sensibili, così da prevenire eventuali violazioni.

Password: come proteggere in modo sicuro i tuoi dati

Le password sono un insieme di lettere, numeri e caratteri speciali che hanno lo scopo di proteggere dati, informazioni, accessi e servizi. Le usiamo ogni giorno e più volte al giorno per gestire molto di quanto è connesso online. Anche i nostri social network sono protetti da credenziali.

Gli esperti hanno fatto luce su una delle pratiche spesso usate con l’obiettivo di distrarre i criminali. Cambiare le password frequentemente non è una buona idea. Infatti, secondo l’ultimo rapporto del NIST questa abitudine non fa altro che mettere ancora più in pericolo gli utenti e le loro informazioni sensibili.

Meglio quindi generare password complesse, praticamente impossibili da indovinare, in grado di proteggere efficacemente qualsiasi informazione, dato, accesso e altro. Anche l’autenticazione a due fattori, nonostante sia una funzionalità scomoda, aiuta molto in merito alla sicurezza.

I consigli del NIST

Quindi qual è il miglior modo di utilizzare le password secondo il NIST? Ecco alcuni consigli che possiamo applicare fin da subito:

  1. utilizzare password lunghe almeno 8 caratteri;
  2. meglio se si utilizzano almeno 15 caratteri;
  3. includere non solo numeri e lettere, ma anche simboli e caratteri speciali;
  4. utilizzare un password manager per generare e gestire le proprie credenziali di accesso.

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