Terre des Hommes, organizzazione da 50 anni in prima linea in difesa dei diritti dell’infanzia, il prossimo Natale lancerà "Scopri quanto sei Cattivik", il gioco inedito per iPod e iPhone che diventerà presto un’applicazione per Facebook. Lo scopo del gioco è misurare la propria conoscenza del mondo e sensibilizzare, con una divertente sfida, anche i più ritrosi e distratti sull’importanza della tutela dei diritti dei bambini.
Ogni giocatore dovrà avventurarsi tra le oltre 100 curiosità sui paesi in cui opera Terre des Hommes, indovinando la risposta giusta. Accompagnato da Cattivik che non mancherà di lanciare qualche frecciatina velenosa, chi gioca finirà per conoscere meglio il mondo e in particolare i temi cari alla ONG che dal 1960 anni opera nel mondo in difesa dei bambini.
Il game ha un approccio partecipativo: oltre a giocare con Cattivik sull'iPhone o iPod, si possono condividere i risultati online, inviarlo o regalarlo in modo semplice ai propri amici, sfidandoli a saperne di più. E navigando si potrà anche aiutare concretamente l'organizzazione e i bambini da questa sostenuti scegliendo uno dei Superegali di Terre des hommes su www.superegali.org. Partecipare, conoscere, donare si riveleranno le mosse vincenti e responsabili per poter dire: "io gioco in difesa dei diritti dell'infanzia e tu?"
iPhone 3GS
L’dea del gioco deriva dalla volontà di Terre des hommes di adattarsi al rapido evolversi dei canali di comunicazione e valorizzare al massimo la necessità di informare sulla propria mission legata alla difesa del diritti di ogni bambino, con modalità nuove e quindi anche tramite iPhone/iPod.
Il gioco sarà disponibile da dicembre sull’iTunes Store.
"Per organizzazioni come la nostra è sempre più importante essere capaci di interessare, appassionare, coinvolgere, attraverso nuovi canali di comunicazione e nuovi stili, chi vuole saperne sempre di più sui problemi del mondo", dichiara Paolo Ferrara, Responsabile Comunicazione e Raccolta Fondi di Terre des hommes. "È anche un modo per risvegliare l‘interesse di coloro che già sostengono i diritti dei bambini attraverso i progetti di Terre des hommes. Insomma, dobbiamo coinvolgere persone nuove e rendere sempre più partecipi chi già ci segue da tempo".
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