Nel tentativo di aumentare gli introiti provenienti dai servizi dati, molti operatori mobili hanno pensato di adottare un nuovo tipo di terminale, i cosiddetti PDA phone, dei veri e propri palmari con funzionalità telefoniche. Il mercato dei PDA phone è in grande fermento, con diversi nuovi prodotti sulla strada di essere lanciati ed altri già sul mercato.
Nonostante ciò, l’accoglienza dei consumatori verso questi modelli è stato alquanto fredda. Secondo un recente studio della nota rivista Economist, infatti, le vendite di XDA, il primo PDA phone a giungere sul mercato e commercializzato da O2, sono quantificabili in soli 12 mila esemplari dal momento del suo lancio. Un risultato misero se si pensa che nel mercato della telefonia mobile perché un dispositivo abbia successo si deve parlare di centinaia di migliaia, se non milioni, di pezzi venduti.
Il mercato dei PDA phone, oltretutto, è finora caratterizzato dalla predominanza di modelli venduti direttamente dagli operatori mobili, a differenza di ciò che accade nel settore della telefonia. In particolar modo a farla da padrone è proprio quell’XDA, prodotto da HTC, che dapprima lanciato da O2 in diversi paesi, anche in una versione con 64 MB di RAM per il mercato asiatico, è stato via via adottato come il PDA phone principale e venduto sotto vari marchi e diversi nomi quasi in tutto il mondo. XDA, MDA, MBA, addirittura Siemens SX56, sono tutte sigle dietro le quali si nasconde sempre lo stesso modello, nelle varie versioni da 32 o 64 MB e GSM 900/1800 Mhz o 900/1900 Mhz.
Secondo l’ITIS (Industrial Technology Information Service) nei prossimi anni, però, le vendite di palmari con capacità wireless subiranno un’impennata. Dapprima il mercato si concentrerà sulle soluzioni che permettono di dare un supporto wireless, che sia GPRS o 802.11b, ai palmari esistenti, poi negli anni a venire e via via sempre più fino al 2006, a farla da padrone saranno i PDA con funzionalità wireless integrate.