Il sistema operativo di Samsung basato su Linux, Tizen OS, non ha ottenuto finora un successo travolgente. Viene usato dai nuovi smartwatch dell’azienda, come Gear e Gear Neo, e su alcuni smartphone come Samsung Z1, ma la sua popolarità e il suo attuale stato non offrono grandi potenzialità per attecchire su un pubblico più ampio. Ciononostante, il vicepresidente della divisione Electronics Software Center, Jong-deok Choi, ha voluto mettere in chiaro che la gara tra i sistemi operativi mobile è una maratona e non uno scatto per velocisti.
Samsung Z1
Durante il SAS Forum 2015, evento che si è svolto in Corea, Choi ha fatto notare che nel prossimo futuro non parleremo solamente di smartphone e tablet come accessori connessi alla rete: l’Internet delle Cose (IoT, Internet of Things), quell’insieme di dispositivi come Raspberry Pi, gli occhiali per la realtà aumentata oppure i gadget per la gestione della casa che possono accedere a Internet, sarà sempre più ampio ed è in questo segmento commerciale che Samsung intende investire al massimo per lo sviluppo e la diffusione del sistema operativo Tizen.
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Entrando nello specifico, Choi ha dichiarato che l’intenzione di Samsung è quella di avere almeno il 90 per cento dei suoi prodotti connessi tra di loro entro il 2017 e la totalità del suo portfolio entro il 2020. Un obiettivo ambizioso che passa proprio da Tizen, il comune denominatore di questi prodotti, che siano smartphone o lavatrici intelligenti. “Ci stiamo preparando per l’Internet delle Cose e Tizen in quanto sistema operativo ne sarà alla base” le parole di Choi, che ha preso come esempio i settori di Smart Home, Smart Education e della salute per la diffusione dell’IoT.