Samsung presenta una sterilizzatrice a raggi UV in grado di disinfettare e ricaricare wireless in contemporanea lo smartphone. Il colosso sudcoreano sostiene che tale prodotto può uccidere fino al 99% dei patogeni semplicemente con l’utilizzo delle radiazioni UV-C.
Samsung: in prima linea nella santificazione
In questo particolare momento storico che stiamo attraversando, l’igiene personale è al centro della scena come una delle soluzioni più efficaci nella lotta al CoVid-19. Lavare le mani è sicuramente una pratica fondamentale ed importantissima e Samsung a tal proposito, ha anche rilasciato un update per i suoi smartwatch volto ad aiutare gli utenti a eseguire la procedura senza errori. Ovviamente però, non dimentichiamo che sul nostro smartphone potrebbero esserci più batteri che mai e, stando a quanto emerge, potrebbe esser anche più sporco del nostro water.
Sì, che schifo questo paragone, ma è così.
Grazie a Samsung però, non bisognerà più preoccuparsi di quei fastidiosi piccoli virus che contaminano la superficie del nostro dispositivo. Questa settimana infatti, la società ha lanciato un nuovo sterilizzatore UV per device mobili (e per qualsiasi altra cosa elettronica), capace di uccidere fino al 99% dei germi e batteri. I test di laboratorio sono stati condotti da Philips utilizzando lo stesso tipo di radiazione sul Coronavirus e sembrano confermare tale affermazione.
Ma di cosa stiamo parlando? Il prodotto presentato da Samsung è un semplice involucro grigio che, secondo la compagnia dovrebbe essere in grado di disinfettare accuratamente entrambi i lati del telefono in soli dieci minuti. Come bonus aggiuntivo, la sterilizzatrice fungerebbe anche da caricabatterie wireless a 10 W (okay, sicuramente sarà non la più veloce al mondo).
Il gadget sembra essere un’estensione del servizio di santificazione degli smartphone che Samsung stava offrendo già ai suoi clienti in certe aree del mondo. Al momento lo sterilizzatore si trova in vendita in Thailandia per meno di 50 $ (1590 baht); speriamo che arrivi presto in altri Paesi, ma crediamo che, fino al momento in cui arriverà sul commercio globale, molti competitor avranno già presentato i propri articoli rivali. Anzi, qualcosa di molto simile c’è già.