Samsung SmartThings: aggiunge UWB e QR Zigbee

Con la nuova versione di SmartThings, l’app di gestione dei device IoT di Samsung, arriva il supporto UWB per il Note20 Ultra e lo scanner QR Zigbee.
Samsung SmartThings: aggiunge UWB e QR Zigbee

L’aggiornamento dell’app SmartThings di Samsung aggiunge il monitoraggio del dispositivo UWB, lo scanner QR Zigbee e molto altro ancora. Ad oggi segnaliamo però che solo il Galaxy Note20 Ultra supporta la tecnologia UWB.

SmartThings: le novità della 1.7.51.42

Per chi non lo sapesse, SmartThings è l’app che serve per avere il controllo dei dispositivi IoT Samsung, poiché l’azienda mira a consolidare tutte le app per la gestione della smart home in una sola applicazione.

Dopo tutti i grandi annunci fatti durante l’ultimo evento Galaxy Unpacked, Samsung ora sta aggiornando l’app SmartThings con una serie di funzionalità esclusive, inclusa una che sfrutta il supporto UWB (banda ultra larga) dell’ultimo flagship di casa Samsung.

Ricordiamo infatti che Note20 Ultra 5G è l’unico Android a supportare (per il momento) l’UW. Con SmartThings, il colosso sudcoreano ha intenzione di attingere alla connessione UW per individuare i device IoT compatibili e di interagire con essi mediante un’interfaccia AR.

La funzione rimarrà un’esclusiva dell’ammiraglia Note fino a quando l’azienda non inserirà le tecnologie viste sullo smartphone anche sugli altri dispositivi. Oltre a ciò, l’app aggiunge anche la possibilità di utilizzare il meteo locale per arrivare delle automazioni personalizzate; per esempio, si possono trasmettere i messaggi tramite Bixby e arriva la possibilità di scansionare i codici QR di Zigbee 3.0 per la configurazione di più dispositivi tutti in una volta sola.

Tutte le modifiche dell’app di SmartThings sono disponibili nella versione 1.7.51.42, già presente sul Play Store e sul Galaxy Store.

SmartThing: cosa può fare?

L’app di SmartThing consente inoltre di monitorare i dispositivi connessi anche mentre ci si trova fuori casa e si possono condividere le automazioni anche con gli altri membri della famiglia.

Fra le principali funzioni più “nascoste”, troviamo anche la creazione di “scene” che consentono di raggruppare tanti device e scegliere delle azioni simultanee per ciascun gruppo, la configurazione dei dispositivi connessi e la creazione di venti profili utente differenti. Infine, si possono osservare i continui cambiamenti dei gadget IoT connessi, abilitando le notifiche in-app.

Fonte: Android Police

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