Sembra che Samsung stia lavorando ad un nuove sensore fotografico da ben 150 Megapixel per i device premium, e si pensa che non sarà esclusiva dei prodotti del marchio, ma verrà utilizzato anche da altri brand. Le indiscrezioni parlano infatti di un modulo per le fotografie con sensore da 1 pollice e tecnologia Nonacell.
Samsung Nonacell: in cosa consiste?
Tale caratteristica sarà una versione migliorata di quella Tetracell attuale. Il miglioramento sarà sostanziale soprattutto per certe tipologie di scatti realizzati in contesti difficili. Nonostante l’ottimo lavoro svolto dalla compagnia nel portare l’ISOCELL Bright HM1 da 108 Megapixel sui Galaxy S20 Ultra 5G, un vero punto di riferimento nel settore, lo scenario potrebbe cambiare ulteriormente con la nuova innovativa scoperta realizzata da Samsung. Con la Nonacell infatti, i pixel del nuovo sensore godranno di una struttura ‘a tre per tre’, il che significa ben nove pixel uno di fianco all’altro, da soli 0,8 μm, che simulano uno da 2,4 μm. La conseguenza è un aumento dell’assorbimento della luce in tutte quelle situazioni dove la luminosità non è elevata.
Samsung aveva presentato il ‘vecchio’ ISOCELL Bright nel corso dell’estate dello scorso anno. Grazie alla collaborazione fra Xiaomi Corp. e Samsung, il Mi Mix Alpha e il Mi Note 10, sono stati i primi smartphone presentati dall’azienda con il sensore da 108 Megapixel della casa sudcoreana.
Il vero problema è che il nuovo ISOCELL, essendo in grado di gestire scatti da oltre i 200 Megapixel grazie all’algoritmo che combina le informazioni derivanti dall’AI e dalla struttura hardware del sensore, necessiterà di una potenza computazionale che, probabilmente, i processori Snapdragon 865 attuali potrebbero non gestire.
Per tale motivo si pensa che vedremo il nuovo sensore fotografico soltanto nella prossima generazione di top di gamma di casa Xiaomi. Secondo un report infatti, nel quarto trimestre del 2020, l’azienda cinese potrebbe portar la fotocamera da 150 Megapixel a bordo del nuovo Mi Mix 4 o nell’erede del Mi Note 10. Verosimilmente anche Oppo e Vivo potrebbero decidere di utilizzar tale tecnologia sui prossimi flagship del 2021, a patto che ci sia un SoC in grado di reggere tutta la potenza che ne conseguirà.