Negli ultimi anni, gli OEM di smartphone hanno fatto del loro meglio per ridurre al massimo le cornici del display. Di conseguenza, adesso abbiamo telefoni aventi diverse soluzioni: moduli pop-up, notch, tacca a goccia, fori al centro, fori al lato. Tuttavia, l’obiettivo principale di tutti i costruttori è sempre stato quello di rimuovere questi ostacoli così da ottenere un dispositivo full screen privo di elementi disturbanti. L’unico modo per ottenere ciò è posizionare la fotocamera anteriore sotto il display. Abbiamo già visto il primo device al mondo avente questa feature: si chiama ZTE Axon 20 5G. Purtroppo, la realtà non è stata in grado di soddisfare le aspettative. Ma l’elenco dei dispositivi con questa tecnologia potrebbe presto crescere poiché il più grande produttore di smartphone al mondo (Samsung) ha recentemente brevettato una soluzione che potrebbe rivelarsi rivoluzionaria.
Samsung Display: una soluzione per la selfiecam inedita e mai vista prima
Secondo il portale di LetsGoDigital, Samsung Display ha depositato un brevetto intitolato “Display Device” presso l’USPTO (United States Patent and Trademark Office) nel maggio 2020. La sua documentazione è stata successivamente pubblicata il 31 dicembre 2020.
Questo patent descrive in dettaglio l’implementazione della fotocamera sotto il display dei futuri smartphone di casa Samsung. Come da documenti, la soluzione preposta prevede la presenza di due parti distinte all’interno del pannello. Il primo è lo schermo principale che ha un’ottima risoluzione, mentre la seconda parte, decisamente molto più piccola, ha una risoluzione relativamente inferiore. Quest’area si potrebbe allocare lungo tutto il lato superiore del ricevitore o su uno qualsiasi dei lati superiori. La sezione potrebbe poi essere utilizzata, non solo per nascondere la selfiecam, ma per celare anche flash LED e sensori.
I sensori a infrarossi invece, potrebbero venire adoperati per il riconoscimento immediato di oggetti e/o persone, poiché più luce non può entrare sotto il display. Sembra che una feature simile possa anche essere pensata per il calcolo della distanza tra il dispositivo e i soggetti.
Detto questo, Samsung fa anche riferimento ad un brevetto simile depositato nel 2016. Sembra quindi che l’azienda stia studiando questa caratteristica da diverso tempo e che abbia continuato a lavorare per migliorar la sua implementazione.
Ad ogni modo, non è noto quando il colosso tecnologico porterà questa soluzione sul mercato. Tuttavia, possiamo aspettarci che debutti su un telefono della line-up Galaxy A di fascia alta invece che sulle ammiraglie. Staremo a vedere.