Pochi giorni fa il brand sud coreano, ha registrato un nuovo marchio, dal nome “Samsung PIFF”, ottenendo l’approvazione ufficiale. E’ stato classificato come nona categoria con la seguente descrizione “un nuovo schermo per smartphone”. I dettagli, però, non sono ancora stati dichiarati. Siccome non viene visualizzato come OLED, probabilmente non verrà utilizzata questa tecnologia, ma dai rumor emersi si sa soltanto che godrà dei miniLED (o microLED?) e sarà ottimizzato per la visualizzazione di contenuti sotto rete dati 5G.
L’ipotesi più accreditata, prevede una tecnologia miniLED, perché da, come risultato, una soluzione simile all’OLED, senza però i problemi di ‘burn in’ tipico dei display con tale caratteristica. Al momento, le indiscrezioni prevedono che Apple doterà i prossimi iPhone di tali display, per poi sviluppare nel prossimo futuro, quelli con pannelli microLED
Display Samsung AMOLED: un po’ di storia
Più di dieci anni fa Samsung ha introdotto sul mercato un particolare modello di schermo AMOLED sui display dei ‘vecchi’ smartphone. Il primo device dotato di tale tecnologia fu lo storico Nokia N85. Oggigiorno molti degli attuali dispositivi in commercio adottato tale tecnologia, che garantisce dei neri profondi ed un basso consumo energetico proprio perché, il fulcro di questi pannelli sta nel mantenere spenti i pixel neri, non retro-illuminandoli e quindi non sforzando inutilmente la capacità energetica del device. Oggi, l’AMOLED è lo standard fra i principali smartphone top di gamma, sia Samsung che non, ma fino a pochi anni fa, a lungo andare, i pannelli con tale caratteristica tendevano a diventare verdi, a bruciarsi e rovinarsi nel breve periodo.
Successivamente, l’azienda sudcoreana ha introdotto il SuperAMOLED e il Dynamic AMOLED. Il primo è lo stesso che è stato utilizzato su Galaxy S10 (e successivi) e che supporta l’HDR10+.