Secondo quanto riferito, Samsung ha appena comunicato di non riuscire a produrre il quantitativo di chipset a 5 nanometri richiesto da Qualcomm; a causa di tale disguido, l’azienda americana si trova costretta a chieder aiuto al chipmaker taiwanese TSMC.
Samsung in difficoltà, Qualcomm si rivolge a TSMC
L’OEM sudcoreano ha annunciato il completamento del suo processo a 5 nanometri lo scorso anno e in seguito ha iniziato a creare nuove linee di produzione; successivamente, la compagnia ha dichiarato di voler iniziare la produzione di massa di tale CPU nel secondo trimestre del 2020.
Adesso invece, arriva dalla Cina un documento ufficiale che attesa che la società sudcoreana ha appena perso gran parte dei suoi ordini a TSMC, la quale ha già iniziato la produzione delle unità a 5 nm per Apple (il SoC Bionic A14) che saranno utilizzate a bordo della nuova line-up di iPhone 12.
Due settimane fa è stato riferito, invece, che Samsung stava lottando per migliorare la resa dei suoi chipset, ma questo upgrade avrebbe rallentato il lancio dei SoC Qualcomm. Per evitare un simile scenario, l’azienda americana ha dovuto rivolgersi in fretta a TSMC per un aiuto “in extremis”.
Questo significa che la maggior parte degli ordini futuri verrà affidata al colosso taiwanese e non più a Samsung. Ad oggi, TSMC riesce a garantire una produzione di 60.000 componenti al mese, al massimo delle sue capacità produttive. Se le cose dovessero aumentar, è probabile che la compagnia si possa espandere, arrivando a raggiungere la capacità di 90.000 CPU così da soddisfare la crescente domanda.
C’è però da fare una riflessione; se Qualcomm dovesse dar realmente tutti gli ordini a TSMC, potrebbe ritorcersi tutto contro in quanto, senza una suddivisione dei fornitori, non potrebbe far leva sui prezzi.
E Samsung in tutto ciò? La società coreana si occuperà solo di una piccola fetta degli ordini di Qualcomm, considerando che ancora sta lottando per contrastare i problemi di rendimento energetico da poco occorsi in fase di test.