Samsung ha appena confermato, pochi mesi or sono, che avrebbe iniziato a produrre i primi chipset basati sul processo costruttivo a 5 nanometri a partire dal secondo trimestre dell’anno corrente; di fatto, si prevede che i nuovi Exynos 992 (che si vocifera possano arrivare sulla serie Galaxy Note 20) siano realizzati proprio con questa tecnologia.
Samsung: cresce la produzione di chipset
Considerata la recente corsa al SoC perfetto, possiamo aspettarci che il colosso sudcoreano realizzerà in seguito anche le CPU a 4 nanometri come il rivale TSMC, entro il 2022? In realtà sembra proprio che Samsung “salterà” tale generazione di processori, passando direttamente alla costruzione di unità aventi un’architettura a 3 nanometri. E i motivi per ipotizzare una tale scelta son diversi.
In primis, notiamo che Samsung continua a salire nella sua “scalata al potere” contro TSMC; oramai sappiamo che il colosso taiwanese produrrà i componenti per Apple, Qualcomm e Huawei (fino al Mate 40, dopo di ché, nada). Samsung invece, potrebbe non aver avuto molti ordini esterni, ma recenti rapporti hanno suggerito che Qualcomm possa dividere la produzione del modem Snapdragon X60 5G tra TSMC e la divisione di Samsung Electronics.
Sul desiderio di indirizzare le risorse verso una tecnologia ancor più efficiente potrebbe aver permesso a Samsung di non considerare il processo a 4 nanometri in favore della nuova architettura che, stando a quanto si ipotizza, sarà in grado di massimizzare la potenza dei processori stessi, riducendo i consumi in termini energetici.
La produzione di SoC a 5 nanometri potrebbe continuare nel 2021, con conseguente inizio di quella a 3 nm soltanto nel 2022; in realtà si prevedeva una lavorazione anticipato al prossimo anno, ma la crisi da CoVid-19 sembra aver rallentato i piani di moltissime aziende.