Samsung è leader mondiale per quanto riguarda i chip di memoria mobile e, grazie al business in questo settore, è riuscita a tamponare le perdite seguite al terribile flop del Galaxy Note 7.
DRAM Sasmung
IHS, società che si occupa di ricerche di mercato, ha mostrato come nel secondo trimestre 2016 Samsung abbia controllato il 47% del mercato delle DRAM, con molti concorrenti che usavano chip DRAM a 20nm (in ritardo, tecnologicamente parlando, di 18 mesi rispetto alla casa sudcoreana). Attualmente, l’80% di DRAM Samsung è costruita con processo tra 18 e 20nm.
Ma i piani ambiziosi dei sudcoreani spingono a un balzo in avanti: la divisione Device Services della società ha annunciato l'intenzione di rilasciare chip da 15nm e 16nm nella seconda metà del 2017. Inoltre, il gigante tecnologico sta incrementando del 30-40% la produzione di chip a 18nm, puntando a rilasciare nel 2019 i nuovi chip da 10nm.
In Corea del Sud sanno bene che la cattiva reputazione dovuta al fiasco del Note 7 non nuocerà al business dei semiconduttori: sono tanti i costruttori che usano componenti interni di Samsung, non ultima Apple.