La capacità di riconoscimento biometrico da parte dei moderni telefoni sta diventando un tema sempre più importante e delicato per i produttori di smartphone, sia per tutelare la privacy degli utenti che per garantire loro un accesso e utilizzo sicuro di app contenenti dati sensibili, come quelli bancari. Tipicamente gli smartphone di oggi effettuano due tipi di riconoscimento biometrico: quello facciale e quello dell’impronta digitale.
Una delle ultime domande di brevetto presentate da Samsung e pubblicata in Corea del Sud questa settimana, mostra quella che potrebbe essere un’interessante evoluzione dei sistemi di autenticazione mediante lettore di impronte digitali integrato nel display, utilizzando un sistema a due fattori.
Il brevetto Samsung
Fondamentalmente si tratta di utilizzare un sensore di impronte digitali posizionato sotto il display per verificare l’identità dell’utente che sta inserendo il PIN, la password o la sequenza di sblocco del device. In questo modo i dispositivi futuri consentirebbero di utilizzare contemporaneamente più modalità di autenticazione, rendendo il sistema più sicuro.
Il brevetto descrive un dispositivo che esegue la scansione dell’impronta digitale mentre si utilizza uno degli altri metodi di sblocco, verificando l’identità dell’utente che inserisce le informazioni richieste. Per raggiungere lo scopo vengono proposte diverse soluzioni.
Una di queste prevede che i dispositivi chiedano di toccare lo scanner di impronte digitali posizionandolo sotto una delle cifre di cui dovrà essere necessariamente composto il PIN. Un’altra prevede l’utilizzo di più sensori per scansionare le impronte mentre si inseriscono le informazioni richieste. Il terzo metodo prevede invece l’utilizzo di un sensore molto più grande, che copre gran parte del display. Un tale sensore sarebbe in grado di scansionare l’impronta digitale indipendentemente dal codice, dalla password o dalla sequenza inserita.
Quest’ultima soluzione sembra inoltre la più probabile, almeno stando alle anticipazioni arrivate nei giorni scorsi sui prossimi Samsung Galaxy S11, che parlavano di sensore di impronte digitali più grande, tale da andare a coprire una parte significativa del display. Ma come sempre, soprattutto quando si parla di brevetti, bisogna vedere se poi realmente queste soluzioni verranno implementate e quanto tempo ci vorrà prima che diventino realtà.