Sembra che i giganti del settore della telefonia come Samsung, Huawei e perfino il produttore di chipset Qualcomm, stiano supportando il nuovo MPEG-5 EVC rispetto all’HEVC (High Efficiency Video Codec) per i video in alta risoluzione. Nell’atto pratico, il nuovo codec offre dimensioni ridotte dei file pur mantenendo una qualità superiore, con una compressione dei file superiore del 25% rispetto all’HEVC; questi elementi sono necessari per l’acquisizione dei video UHD 4K e 8K negli smartphone.
MPEG-5: nuovi scenari di utilizzo
Al di là dei campi classici di utilizzo, si parla di realtà virtuale e realtà aumentata; il nuovo standard MPEG-5 EVC sarà utilissimo non solo per i video UHD con HDR in 8K, ma anche, unitamente alle reti 5G, per lo streaming di contenuti in elevatissima qualità, con la miglior compressione di banda possibile.
MPEG-5 al posto dell’HEVC
Per chi non lo conoscesse, l’HVEC non è un codec nuovo; di fatto circola già da un po’ sui dispositivi, ma non ha mai preso piede su larga scala per via delle licenze che attanagliano lo standard. Di fatto finora il conseguimento delle licenze era così complesso che soltanto il 12% dei servizi di streaming finora ha utilizzato l’HEVC; con l’attuale iniziativa promossa da Qualcomm, Samsung e Huawei, potrebbe presto arrivare una nuova alternativa a questo codec molto particolare.
Nel comunicato stampa, il trio di aziende ha dichiarato che offriranno “condizioni eque, ragionevoli e non discriminatorie per le rispettive rivendicazioni di brevetto essenziali riguardanti questo standard”. In poche parole, i vantaggi del nuovo EVC MPEG-5 potrebbero essere, primo fra tutti, l’adozione su tantissimi smartphone e anche su tantissime piattaforme di streaming online. Inoltre, con una licenza semplificata, potrebbe sostituire l’HEVC in quei device laddove è presente il controverso Codec. Le nuove specifiche del MPEG-5 EVC sono state definite sotto forma di FDIS dalla MPEG (Moving Picture Experts Group) con lo standard ISO/IEC 23094-1.
A questi due codec presenti sul mercato, sommiamo anche quello proprietario di Google, AV1, esente da royalty, ma che viene utilizzato soltanto dai siti di YouTube, Netflix e Facebook.
HEVC: un po’ di storia
L’HEVC, detto anche H.265 è uno standard che, sebbene circoli sui dispositivi già da un po’, stenta a decollare. Di fatto, ancora oggi si utilizza molto di più l’H.264/MPEG-4 AVC (da cui l’HEVC deriva). Il codec migliora la qualità video, raddoppia la compressione dei dati e supporta l’UHD fino alla risoluzione in 8K a 8192 x 4230 pixel, senza perdita di qualità alcuna. Con la sua diffusione si possono codificare filmati in 8K, convertire i vecchi file riducendo lo spazio fino al 64% e perfino avere una migliore qualità per i contenuti audiovisivi sul digitale terrestre.