Il nuovo Samsung Galaxy Z Flip è il primo device pieghevole smart a forma di conchiglia dell’azienda, che vanta un display AMOLED da 6,7 pollici che si flette al centro senza alcuna cerniera visibile all’interno del pannello. Nonostante il design futuristico, lo smartphone vanta diverse features da prodotto di fascia alta: troviamo un SoC Snapdragon 855+, 8GB di memoria RAM, 256 GB di storage, USB C con supporto alla ricarica rapida e molto altro ancora. Sul versante fotografico tuttavia, il Galaxy Z Flip non sembra essere un cameraphone di punta, come potrebbero esserlo altri device del brand. DxOMark, noto portale francese di testing dei sensori fotografici, ha analizzato a fondo il comparto fotografico del device. I risultati emersi sono quindi nella norma, ma non in linea con il prezzo di vendita dello stesso.
Samsung Galaxy Z Flip: fotocamere nella media
Il punteggio emerso dai test sul Galaxy Z Flip è di 105; lo smartphone pieghevole dell’azienda si posiziona all’interno della top 20 di device migliori del 2020 sul versante delle fotocamere, tuttavia tutti si sarebbero aspettati di più dalle prestazioni di uno smartphone da oltre 1500 euro.
Posteriormente troviamo due sensori da 12 Megapixel ciascuno, di cui il principale vanta un’apertura di f/1.8 da 27 mm con autofocus a rilevamento di fase a doppio pixel (PDAF) e OIS attiva; il secondo sensore è un’ultra-wide da 12 mm con apertura f/2.2. Assente la lente ToF, così come la tele per gli zoom. In un mercato popolato da device con tre o quattro lenti sulla back cover, la scelta di Samsung sembra apparire decisamente controcorrente.
Anche se sono assenti tanti sensori, le feature sono alquanto esclusive. Pensiamo alla selfiecamera che consente selfie in maniera facilitata grazie all’iconico form-factor pieghevole; oppure alla modalità Night Hyperlapse che registra time lapse in condizioni di scarsa luminosità senza l’ausilio di un treppiede, sfruttando proprio il design a conchiglia.
Spesso non è tanto il numero delle lenti a suggerirci la bontà fotografica di un sensore; basti pensare a Google Pixel 4 o iPhone SE (2020) o iPhone 11. Purtroppo però, le prestazioni di Galaxy Z Flip non riescono ad essere in linea con la concorrenza, specie nella fascia high-end.
La lente principale regala scatti con colori piacevoli, un’ampia gamma dinamica e un rumore ben gestito, specie in notturna . Le fotografie con la ultra-wide sono buone, nonostante la presenza di alcuni artefatti. L’esperienza di scatto è tuttavia delusa da un’autofocus lento e dall’assenza di una lente aggiuntiva tele. Sul versante video la qualità è buona, ma la gamma dinamica è terribile e sono presenti, anche nei video, diversi artefatti digitali dovuti ad un sensore non troppo brillante.
Riassumiamo i punti “pro” sul versante fotografico:
- La gamma dinamica è ampia in ogni condizione;
- La resa cromatica è fedele e il bilanciamento del bianco appare accurato e veritiero;
- Il rumore video è ben gestito;
- Le esposizioni notturne controllano bene le luci;
- Gli scatti ultra-wide presentano colori vividi e esposizioni corrette.
I “contro” invece sono i seguenti:
- Presente un livello di dettaglio molto basso;
- Manufatti e artefatti troppo visibili;
- L’autofocus è decisamente troppo lento;
- Artefatti digitali quando si simulano scatti con bokeh attivo;
- Diverse problematiche nell’utilizzo della wide-angle in ambienti chiusi e privi di luce.
Analizzando il comparto video in breve segnaliamo fra i “Pro” invece: colori vivaci, un’ottima stabilizzazione e una messa a fuoco veloce e coerente (al contrario dell’ambito fotografico). Non è tutto oro quel che luccica e i difetti, anche qui, sono evidenti: presente infatti una forte luminanza e un rumore cromatico, una gamma dinamica limitata e una scarsa nitidezza che si palesa in ambienti con scarsa illuminazione.