Samsung Galaxy S5, è sicuro il sensore delle impronte digitali?

Una falla del software renderebbe rischioso l’utilizzo del sensore per i pagamenti tramite PayPal.

Subito dopo la presentazione ufficiale di iPhone 5s da parte di Tim Cook lo scorso settembre, molti appassionati ed addetti ai lavori si erano domandati quanto sicuro fosse il sensore delle impronte digitali introdotto per la prima volta su uno smartphone e che, nel caso di Apple, è posizionato al di sotto del pulsante Home.

Nonostante alcuni problemi iniziali dovuti all’introduzione sul mercato di una nuova tecnologia, il sensore Touch ID pare riesca ad incrementare il livello di sicurezza degli utenti, garantendo una maggiore protezione dei dati presenti sul telefono.

A distanza di qualche mese, anche Samsung ha introdotto una tecnologia simile basata su sensori biometrici sul modello di punta presentato al Mobile World Congress di Barcellona, il Galaxy S5. In realtà si tratta di una tecnologia differente, ma che fa sempre uso delle impronte digitali per lo sblocco dello schermo e del device.

A pochi giorni dal lancio sul mercato, avvenuto a livello globale lo scorso venerdì, una società che si occupa di sicurezza, SRLabs, ha individuato alcune importanti falle che potrebbero causare problemi ai possessori dello smartphone, e soprattutto a coloro che utilizzano il sensore biometrico per effettuare i pagamenti on line tramite PayPal.

PayPal è infatti stata la prima azienda a dichiarare la compatibilità della propria app mobile con il sistema di sicurezza di Samsung per effettuare i pagamenti on line.

Il Samsung Galaxy S5 può infatti essere violato semplicemente creando una copia della nostra impronta digitale (nel video qui riproposto viene fatto uso di una pasta-gomma sulla quale viene riprodotto lo stampo dell’impronta) ed utilizzandola per accedere al telefono ed alle funzioni legate al pagamento tramite PayPal.

Le falle individuate nel sensore Touch ID di iPhone 5s non consentivano ai malintenzionati di accedere ai contenuti del telefono, in quanto il modello di Apple prevede ad ogni reboot la digitazione di una password alfanumerica come secondo step di sicurezza, funzione che Samsung non ha previsto su Galaxy S5.

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