Samsung Galaxy S25: gli aumenti di prezzo sono davvero giustificati?

Previsti ulteriori aumenti di prezzo per la nuova serie dei Samsung Galaxy S25, ma potrebbero non riflettere solo i costi di produzione.
Samsung Galaxy S25: gli aumenti di prezzo sono davvero giustificati?

Il possibile prezzo più elevato dei Samsung Galaxy S25 confermerebbe un trend sempre più evidente nel mercato degli smartphone, con cifre di listino di volta in volta superiori rispetto a quelle dei passati modelli.

Appare ormai complicato distinguere gli aumenti legati all’inflazione, ai costi di produzione ed alle strategie aziendali: la linea di demarcazione è più sottile che mai.

Samsung, in particolare, è uno dei principali artefici di questa impennata. Con la sua attuale gamma di prodotti, come il Galaxy S24 Ultra che “vanta” un prezzo di partenza pari a ben $1.299 negli Stati Uniti, l’azienda è leader nella fascia alta del mercato nonostante i costi sempre maggiori a carico degli utenti.

Samsung è ormai incontenibile quando si tratta di prezzi

La strategia di Samsung non è nuova. L’eliminazione dei modelli più economici, o con specifiche tecniche più modeste rispetto alle ultime uscite, ha portato ad un aumento generale dei prezzi. Lo stesso si è verificato con gli smartphone pieghevoli: nel caso dei recenti Galaxy Z Flip 6 e Z Fold 6, i costi sono aumentati di $100 rispetto ai predecessori, nonostante miglioramenti modesti.

Questo trend sembra destinato a proseguire con la prossima serie dei Samsung Galaxy S25, in cui il prezzo del nuovo chipset Snapdragon 8 Elite potrebbe giocare un ruolo determinante. Secondo diverse fonti, il costo del chipset è aumentato del 20% rispetto alla versione precedente, raggiungendo circa $190 per unità. Questo rincaro, insieme a tassi di cambio sfavorevoli, potrebbe tradursi in prezzi più elevati in mercati come la Corea del Sud. Non tutti i mercati, però, dovrebbero risentirne allo stesso modo.

La tendenza non riguarda solo Samsung. Altri produttori, come Xiaomi, stanno seguendo un percorso simile. C’è però un’altra questione da valutare: non sempre gli aumenti di prezzo sono collegati esclusivamente ai maggiori costi produttivi oppure all’inflazione. In altri casi, tali incrementi risultano tutt’altro che giustificati, ed è lì che entra in gioco uno specifico fattore: la forza del brand, del nome, del marchio, ed è proprio questa la maggiore fortuna di un’azienda come Samsung (o come Apple), a cui i consumatori continuano a “perdonare” ogni passo più lungo della gamba.

Fonte: Androidcentral

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