Il nuovo Samsung Galaxy S23 Ultra è piombato sul mercato allargando una volta di più le distanze tra chi resta affascinato dal costante e lineare miglioramento che i top di gamma sono ancora in grado di garantire nel mondo degli smartphone e quanti invece non riescono andare oltre ad un prezzo che per molti è uscito dalle possibilità reali di acquisto. Per comprendere questa dicotomia bisogna però risalire a quanto accaduto negli anni, ipotizzando il fatto che non siano tanto gli smartphone ad essere cambiati, quanto la nostra percezione degli stessi.
S23 Ultra, brivido da top di gamma
Il miglioramento progressivo della fotocamera, l’aumento della potenza nei chip, la migliorata capacità delle batterie (e l’aumentata autonomia): questi ed altri tasselli, messi in fila nel nome dell’innovazione, hanno portato i migliori dispositivi del comparto a diventare veri e propri mostri di potenza e qualità, in grado di eccellere in ogni campo in cui vengano messi alla prova. Dal gaming alla fotografia, dai video (fino alla cinematografia) alle produzioni per creator, passando per produttività e intrattenimento: non ci sono zone d’ombra e, anzi, sono molte le ambizioni ulteriori che nutrono gli investimenti per il futuro. Così facendo, però, è stato scavato un vero e proprio solco rispetto alla gamma media, rendendo percettibilmente più “lontane” le brillanti avanguardie di questo incredibile sviluppo.
Dopo anni passati ad inseguire i top di gamma, ecco riaprirsi così la strada maestra che porta ai device di seconda fascia, quelli “validi abbastanza” per soddisfare in pieno tutte le esigenze e utili a lasciare in bocca quel desiderio inespresso del massimo, del migliore, del potente. Accontentarsi di un SUV perché non si può accedere alla supercar significa vivere una delusione, oppure godere di un lusso democratico a cui più persone possono accedere senza sacrificare alcunché nell’esperienza di tutti i giorni?
Il top di gamma della famiglia non si cura neppure lontanamente di distanziarsi dalla generazione precedente in termini di design: è nel suo scrigno il segreto della qualità, senza che l’apparenza debba assumere un ruolo in questo. L’esteriorità è sufficientemente evoluta e identitaria per non dover esplorare necessariamente nuove direzioni, mentre sotto la scocca tutto cambia e tutto evolve, migliorando performance ed esperienza d’uso in ogni singolo aspetto. Tutto il resto viene di conseguenza e su tutto il resto sarà il mercato a dire l’ultima parola.
Galaxy S23: prezzi e considerazioni
- Galaxy S23
- Galaxy S23+
- Galaxy S23 Ultra
La famiglia parte pertanto al di sotto dei 1000 euro con il modello base (che definire “base” è fuorviante e limitativo) e isola all’ambito del lusso tutto quel che è caratura superiore in ottica “Ultra”.
Di fronte ad un Galaxy S23 Ultra, del resto, gli occhi inevitabilmente brillano, perché un device del genere ti mette in mano tutto il meglio che si possa desiderare dall’attuale stato dell’innovazione nel settore. Le fotografie notturne vengono salvate da algoritmi avanzati che, grazie a CPU e GPU ottimizzate, trovano luce anche laddove i sensori non sono stati in grado di coglierla: la qualità finale inevitabilmente si alza, colmando anche le lacune che può avere chi scatta o che può imporre un contesto eccessivamente complesso. Il gaming al tempo stesso è in grado di esprimere una reattività ed una qualità di immagine senza pari, trasformando il display in una vera e propria console d’eccellenza. Ma su S23 ed S23+ la situazione non è certo penalizzante, così come non lo è del resto un top di gamma giunto alla sua seconda annata.
Il fascino dei top di gamma sta nella proiezione dei nostri desideri: il senso sta nella sua capacità di abbattere tutti i muri percepiti che limitano la creatività, lasciando a quest’ultima la possibilità di esprimersi con nuova libertà e con nuovi canali. Con un top di gamma si vola su nuovi confini per esplorare quel che di nuovo può starci al di là, ma a monte devono esserci la sensibilità del creator, la qualità del gamer, l’intelligenza del professionista. Il top di gamma mette in prima linea le qualità della persona, esaltandole in controluce con le potenzialità di uno strumento che alimenta nuove ambizioni.
Un top di gamma non è per tutti, ma è lecito che tutti possano sognarlo. Dietro il nome “S23 Ultra” c’è tutta la forza trainante di questa pulsione, così come dietro al nome “S23” c’è la mano tesa verso quanti vogliono salire sul treno di nuova generazione senza pretendere i canoni estremi della direzione Ultra.
Ecco perché il prezzo dei device è diventata una questione estremamente relativa e soggettiva. Per anni l’ambizione dei consumatori ha surclassato la capacità di innovazione dei brand principali, ma oggi il miglioramento è arrivato ad un grado di affinamento tale per cui inevitabilmente si opera selezione tra chi necessita di strumenti di caratura superiore e quanti possono godere al meglio anche senza attingere nella fascia alta. Chi può ambire al top di gamma sa di saltare in una dimensione superiore, ma al tempo stesso chi non può attingervi sa di poter avere massima soddisfazione anche senza guardare oltre l’orizzonte.
I top di gamma servono a nutrire sogni e ambizioni, l’essenza stessa di cui si nutre l’innovazione. Il loro ruolo è prospettico, esplorativo, raffinati assaggi di futuro serviti sul tavolo del presente. Sconti, offerte ed i mesi che passano, poi, democratizzeranno questo processo, aprendo così spazi nuovi ed ulteriori ai top di gamma che verranno. Ad libitum.