Galaxy Note 20 con ECG come Apple Watch? (VIDEO)

Samsung Galaxy Note 20 potrebbe essere il primo smartphone al mondo in grado di rilevare la fibrillazione atriale: i dettagli in un video.

Samsung Galaxy Note 20 potrebbe essere lo smartphone più votato in assoluto al controllo della salute degli utenti, controllando la possibile presenza di fibrillazione atriale e non solo. Questo ve l’avevamo già anticipato qualche giorno fa, quando è trapelato un brevetto – dedicato proprio al futuro flagship con la penna – che evidenziava la possibile presenza di una suite di sensori a bordo del device. Un video, realizzato dallo youtube TT Technology, prova a evidenziare il potenziale del top di gamma, che non sarà certamente ufficiale prima dell’estate.

Galaxy Note 20 sarà attento alla salute

Nello specifico, il brevetto trapelato qualche giorno fa, raccontava di un sensore per l’elettromiografia (EMG), uno per il controllo del ritmo della frequenza cardiaca (ECG) e persino uno per monitorare l’attività celebrare (EEG). Sembra fantascienza e – considerando che si tratta solo di un brevetto – potrebbe anche esserlo. Tuttavia, di base, le tecnologie per realizzare un prodotto di questo tipo ci sono.

Il video seguente descrive come potrebbe essere, più o meno realisticamente, un Samsung Galaxy Note 20 equipaggiato con tutti questi sensori: il potenziale è effettivamente molto interessante. La clip ha una durata di 10 minuti circa, è impegnativa, ma vale la pena prendersi una pausa per guardarla: al suo interno c’è anche uno sguardo d’insieme al possibile design del phablet con la penna e i possibili utilizzi di un’altra tecnologia menzionata nello stesso brevetto dei sensori. Si tratta di un proiettore olografico, che potrebbe permettere a Note 20 di raggiungere l’obiettivo mancato da RED Hydrogen.

Infine, ci teniamo a sottolineare un dettaglio fondamentale: se anche Samsung Galaxy Note 20 fosse progettato per essere un ambulatorio medico attrezzato da tenete in tasca, si tratterebbe comunque di un dispositivo assolutamente non paragonabile ad attrezzature professionali, con dei limiti importanti da tenere sempre a mente. Limiti che anche gli Apple Watch di ultima generazione, naturalmente, hanno.

 

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