La serie Galaxy S20 di Samsung è stata svelata solo qualche giorno fa e già è tempo di concentrare l’attenzione a cogliere segnali da parte del produttore sudcoreano di come sarà la nuova gamma di phablet, i nuovi Samsung Galaxy Note 20. Ad offrirci uno spunto interessante è stato l’Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti (USPTO) che ha approvato la richiesta di Samsung per un brevetto contenente alcune nuove tecnologie che con grande probabilità potremo vedere per la prima volta, entro la fine dell’anno, sul Galaxy Note 20.
Galaxy Note 20: il possibile brevetto
Se quello mostrato nelle illustrazioni che accompagnano il brevetto è realmente il progetto legato al successore del Samsung Galaxy Note 10, questo sfoggerà un display a cascata con pulsanti fisici che sporgono attraverso il vetro.
La tecnologia coperta dal brevetto consentirebbe a Samsung di mantenere l’uso di pulsanti fisici per regolare il volume, spegnere e accendere il device, facendoli sporgere attraverso ritagli realizzati nel vetro di quello che viene definito un display a bordo piegato, simile a quello che Huawei ha montato sul Mate 30 Pro, che però aveva optato per i controlli touch virtuali.
Nel brevetto si parla anche della presenza:
- di un proiettore olografico capace di visualizzare un’immagine stereoscopica nell’aria;
- di un sensore per elettromiografia (EMG), utilizzato per trovare malattie neuromuscolari;
- di un sensore per elettroencefalogramma (EEG) utile per monitorare l’attività elettrica del cervello;
- di un sensore per elettrocardiogramma (ECG), simile a quello che ormai troviamo in moltissimi smartwatch per tenere sotto controllo eventuali anomalie nei ritmi cardiaci;
- di un sensore per impronte digitali, per garantire sicurezza e privacy del device e delle sue app.
Tradizionalmente, la serie Galaxy Note include nuove funzionalità che non potevano essere aggiunte alla serie Galaxy S a causa di vincoli temporali o di prezzo, è quindi molto plausibile pensare che queste feature, o parte di esse, possano realmente trovare spazio nei prossimi Galaxy Note 20.
Galaxy Note 20: altre possibili caratteristiche
Quest’anno il Galaxy Note 20 potrebbe anche arrivare a sfoggiare una fotocamera selfie in-display che consentirebbe a Samsung di ridurre ulteriormente le dimensioni della cornice del telefono. Ad alimentare il telefono sarà il chipset Snapdragon 865 da 7 nm o addirittura uno Snapdragon 865+, se fosse pronto per tempo.
Quasi certa la presenza nel modulo della fotocamera posteriore dello “Space Zoom“, che sugli S20 offre uno zoom ibrido 100x, del teleobiettivo da 48 MP, del sensore da 108 MP del Galaxy S20 Ultra che utilizza il binning da 9:1 pixel per produrre immagini nitide da 12 MP con meno rumore e del sensore di profondità Time of Flight (ToF). Meno chiaro è cosa farà Samsung per differenziare questa configurazione da quella del Galaxy S20 Ultra.
Molta curiosità suscitano inoltre i piani di Samsung in tema di S-Pen: quali saranno le nuove funzionalità del pennino abbinato al Galaxy Note 20? Per quanto riguarda l’autonomia, si parla di una batteria da 5000 mAh per il Galaxy Note 20+ e da 4000 mAh per il Galaxy Note 20