Sarebbe dovuto arrivare sugli scaffali dei negozi tra due giorni, il 26 aprile, il Samsung Galaxy Fold. Invece, a causa degli ormai noti problemi allo schermo flessibile, evidenziati da alcuni dei giornalisti oltreoceano che hanno ricevuto un sample del primo pieghevole del produttore sudcoreano, il lancio era stato rimandato a data da destinarsi. Ora sembra che la data sia stata resa nota: secondo quanto avrebbe rivelato Samsung all’operatore telefonico d’oltreoceano, AT&T, si tratterebbe del 13 giugno.
Galaxy Fold e Mate X in uscita a giugno
Dunque il Samsung Galaxy Fold arriverà nei negozi con oltre un mese di ritardo, in concomitanza con il lancio dell’altro attesissimo foldable, quello del competitor, il Huawei Mate X, il cui concept è leggermente diverso dal Galaxy Fold, avendo un unico schermo che si piega verso l’esterno. Il Samsung Galaxy Fold ha invece un display OLED in plastica che si piega verso l’interno, lasciando all’esterno un secondo display più piccolo.
Uno slittamento obbligato per Samsung, l’azienda si è dovuta infatti prendere del tempo per effettuare i dovuti controlli sui sample di Galaxy Fold distribuite alla stampa e capire come risolvere le evidenti fragilità del device. La strategia di essere la prima azienda al mondo a immettere nel mercato un’innovazione assoluta, ovvero uno smartphone pieghevole, non ha pagato, purtroppo per Samsung, e anzi potrebbe addirittura andare a vantaggio dell’altro pioniere dei foldable, Huawei.
Galaxy Fold: i problemi da risolvere
Samsung però sembra ancora crederci, assicurando serietà e volontà di offrire un prodotto tanto innovativo quanto solido e durevole, in linea con le aspettative di chi spende ben 2.000 euro per aggiudicarselo (tanto costa il Samsung Galaxy Fold). Samsung sta quindi lavorando, nuovamente, per garantire le 200.000 aperture e piegature, pari a 5 anni di vita, promesse dai test effettuati dallo stesso produttore. In realtà le problematiche evidenziate dai primi utenti del Galaxy Fold non riguardano tanto il numero di aperture e chiusure, quanto la capacità del device di resistere a un uso quotidiano in un ambiente non asettico come quello in cui è stato effettuato lo stress test.
Ricordiamo infatti che il problema principale del foldable Samsung è la possibilità che dei detriti, polvere o altro possano penetrare all’interno delle fessure presenti in prossimità della cerniera, andando a premere contro lo schermo fino a romperlo. Ora la domanda che tutti ci poniamo è se un mese e mezzo basterà a Samsung per apportare modifiche significative in questo senso. Per avere la risposta non resta che attendere nuovi risvolti di questa epopea.