Sul fatto che le potenzialità del comparto imaging integrato negli smartphone siano in continua evoluzione non ci sono dubbi: merito di un numero in costante crescita dei sensori, così come di un’ottimizzazione degli algoritmi che entrano in gioco durante l’acquisizione degli scatti. C’è però ancora chi si affida a fotografie realizzate con apparecchiature dedicate, come le reflex, per sponsorizzare e promuovere un dispositivo mobile. Questa volta tocca (di nuovo) a Samsung e più precisamente al suo Galaxy A8 Star.
Il ritratto del Galaxy A8 Star
La pagina ufficiale del telefono (non commercializzato nel nostro paese), elencandone le caratteristiche, mostra l’efficacia della modalità ritratto che impiegando le due fotocamere posteriori da 16 e 24 megapixel simula un effetto bokeh, mantenendo nitido il soggetto inquadrato in primo piano e applicando una significativa sfocatura selettiva a tutto ciò che si trova invece sullo sfondo. C’è anche uno slider con il quale interagire, che permette all’utente di apprezzare nel dettaglio la differenza tra l’immagine standard e quella invece caratterizzata da una profondità di campo ridotta.
Reflex e f/2.0
Peccato che la ragazza immortalata, il soggetto dell’immagine, si sia riconosciuta e abbia raccontato una storia differente. Si tratta di Dunja Djudjic, fotografa serba e firma del sito DIY Photography, che dopo aver caricato lo scatto realizzato con una reflex (con apertura f/2.0) sulla piattaforma EyeEm ha ricevuto la notifica dell’avvenuta vendita a un non meglio precisato acquirente. Cercando in Rete la pagina Web che ospita la foto, si è imbattuta nel sito ufficiale di Samsung.
Dal confronto emergono in modo chiaro le modifiche apportate: via qualche imperfezione del viso, una leggera tinta rossa applicata ai capelli e un cambio radicale per lo sfondo, così da poter mettere più facilmente in evidenza l’effetto blur, con uno scontorno tutt’altro che esente da critiche. In seguito alle ricerche condotte l’autrice afferma che l’immagine potrebbe essere stata venduta non direttamente dalla piattaforma EyeEm, bensì attraverso la mediazione di Getty Images.
Non è la prima volta che una fotografia catturata con una reflex o comunque con una fotocamera vera e propria viene spacciata per uno scatto frutto dell’acquisizione tramite smartphone. Un’ennesima conferma di come il materiale promozionale debba sempre essere valutato con particolare attenzione. Da Samsung non sono giunti commenti sulla vicenda.