Samsung: in futuro, solo top di gamma con SoC Exynos

Samsung potrebbe voler abbandonare il chipmaker Qualcomm per dedicarsi interamente allo sviluppo di device premium aventi SoC Exynos.

Fino a quest’anno, i processori Exynos generalmente non meritavano molta attenzione e non pretendevano di essere il fulcro degli eventi del marchio. Di tanto in tanto, Samsung si scambiava frecciatine con i chip di fascia alta di Qualcomm, ma non ha mai intaccato seriamente il predominio di Snapdragon. Ora però pare che abbia deciso di cambiare l’equilibrio di potere nel mercato con il rilascio del SoC Exynos 2200.

Samsung: è ora di abbandonare Qualcomm?

Ora l’attenzione dell’industria tech ha gli occhi puntati su questo processore che sarà inserito a bordo della serie Galaxy S22. Molti si chiedono se l’Exynos 2200 con chip grafico Xclipse 920 sia in grado di superare il re del momento, lo Snapdragon 8 Gen 1. Ma quest’anno l’azienda sicuramente non si libererà delle grinfie di Qualcom, anzi! Si dice che stia aumentando il numero di regioni in cui le ammiraglie della serie Galaxy S22 saranno disponibili con Snapdragon 8Gen1.

La pubblicazione Androidcentral ha suggerito che quest’anno potrebbe essere un punto di svolta, però; l’azienda si dirigerà verso il rilascio delle sue ammiraglie solo con processori proprietari. L’Exynos 2200 è solo il primo passo per far sì che questo accada. E ciò che renderà i suoi processori di successo non sarà tanto la grafica RDNA 2 con ray tracing, ma l’intelligenza artificiale. L’OEM di Cupertino potrebbe adottare gli algoritmi ei principi di funzionamento delle NPU, gli stessi che sono stati implementati da Google nel chipset Tensor. Come sapete, questo processore è stato creato con la partecipazione di Samsung.

L’abbandono dei chip Qualcomm scaricherà il lavoro del team di sviluppo dell’azienda, che è costretto ad adattare il software per vari SoC. Saranno in grado di concentrarsi maggiormente sullo sviluppo di software migliore e più raffinato, pensato ad hoc per un SoC costruito “in casa”.

L’unico problema è il seguent: la società dovrà in qualche modo aggirare le restrizioni esistenti che le impediscono di offrire soluzioni top di gamma nel mercato statunitense con i chip proprietari.

Fonte: Gizchina

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