La tecnologia utilizzata dai produttori di smartphone sta progredendo velocemente, di giorno in giorno, raggiungendo livelli un tempo impensabili. Dopo aver trasformato i vecchi cellulari in una sorta di mini-computer sempre a portata di mano, l’attuale tendenza sembra quella di trasformare gli smartphone in potenti camera phone e i produttori stanno battagliando a suon di megapixel, aperture focali, funzionalità intelligenti e numero di sensori fotografici. A riassumere quella che è stata l’evoluzione del comparto fotografico dei telefoni cellulari e degli smartphone in questi ultimi 20 anni è stato Samsung, in una interessante infografica.
L’evoluzione dei camera phone
Fa impressione pensare che 19 anni fa la fotocamera del Samsung SCH-V200 aveva solo 0.35 MP e questa era già una grossa novità visto che i primi cellulari non avevano alcuna fotocamera integrata. Quello di 19 anni fa è stato quindi il primo passo verso una rivoluzione epocale, che ha portato oggi fino a camera phone capaci di portare le fotocamere mobile ad un livello professionale, arrivando a cogliere anche i dettagli della superficie lunare (il riferimento è al Huawei P30 Pro).
L’evoluzione, da quel primo telefono dotato di fotocamera lanciato nel 2000 è stata rapida: nel 2002 Samsung ha lanciato il primo telefono che consentiva di fare selfie, il Samsung SCH-X590, un telefono a conchiglia(design che ora Motorola vorrebbe rilanciare con il primo smartphone pieghevole, il RAZR 2019) con una fotocamera girevole da 0.11 incorporata nella cerniera. Samsung ha appena introdotto una tecnologia che ricorda un po’ questo meccanismo rotante nell’attuale Galaxy A80. Nel 2003 a ruotare, con il Samsung SCH-V420 è anche lo schermo, in direzione orizzontale, consentendo di scattare foto e video da diverse angolazioni.
Solo due anni dopo, nel 2005, arriva il primo Samsung con fotocamera da 7 megapixel, il primo al mondo. Con il Samsung SCH-V770, il produttore ha introdotto una vera e propria rivoluzione nel settore delle fotocamere mobile, oltre alla risoluzione, infatti, questo device disponeva già di obiettivi grandangolari e teleobiettivi, oltre che di uno zoom ottico 3x, uno zoom digitale 5x e messa a fuoco automatica.
Finora abbiamo parlato di cellulari, ma nel 2010 arriva la prima vera innovazione rivoluzionaria nell’imaging mobile: Samsung presenta il primo smartphone Galaxy S, dotato di una fotocamera principale da 5 megapixel e di tantissime funzionalità, come Panorama, Stop Motion e Cartoon Shot. Qui il display diventa touchscreen, una rivoluzione che ha cambiato il modo in cui le persone oggi interagiscono con la tecnologia, mobile e non.
A seguire i Samsung Galaxy hanno introdotto diverse nuove funzionalità per le fotocamere degli smartphone: il Galaxy S3 nel 2012 ha portato la modalità Burst Shot, che consente di effettuare fino a 20 scatti continui con una fotocamera da 8MP; con il Galaxy S4 Zoom, nel 2013, è arrivata una fotocamera da 16 MP con zoom ottico 10x; nel 2014 Samsung ha lanciato il Galaxy S5 con l’autofocus più veloce del momento (0,3 secondi) e HDR in tempo reale.
Con il Galaxy S7, nel 2016, arrivano il sistema di autofocus Dual Pixel e un’apertura focale più ampia così ad ottenere immagini più luminose anche in condizioni di scarsa illuminazione. Il Galaxy Note 8, l’anno seguente, è stato il primo smartphone a prevedere una doppia fotocamera posteriore, una normalità ai giorni d’oggi. La fotocamera di questo device presentava anche una stabilizzazione ottica dell’immagine per entrambe le fotocamere e il Live Focus per la fotografia bokeh.
Nell’evoluzione delle fotocamere degli smartphone, Samsung ha dunque ricoperto sicuramente un ruolo da protagonista fino ad arrivare ad oggi, al Samsung Galaxy S10+: il primo smartphone del produttore sudcoreano dotato di quad-cam posteriore, ultra grandangolare, super slow-motion, super speed dual pixel, doppia apertura e super steady. Con le funzionalità 4K e HDR10+ che caratterizzano i suoi ultimi smartphone di punta, i dispositivi Galaxy offrono un’esperienza fotografica altamente professionale, in grado di competere con quello che è oggi il mercato più competitivo in ambito mobile: quello dei camera phone.