Samsung contro la fuga di notizie, parte due

Secondo quanto si apprende, sembra che Samsung voglia attuare una nuova politica contro la fuga di notizie da parte dei vari tipster mondiali.
Samsung contro la fuga di notizie, parte due

Come la maggior parte degli altri grandi marchi, Samsung soffre regolarmente di fughe premature di informazioni sui suoi prodotti in arrivo; i rumors e i leaks appaiono sul web molto prima delle presentazioni ufficiali dei terminali. Questa volta l’azienda pare che sia pronta a ricorrere a nuove misure per combattere le indiscrezioni e le loro fonti.

Samsung ha una nuova tattica per combattere i rumor dei leakster

L’ultima volta che l’azienda è stata duramente colpita da perdite è stata molto recente. Pensiamo agli ultimi prodotti presentati. Nonostante la compagnia li abbia svelati due settimane or sono, in realtà sul web si sapeva tutto e di più di questi articoli anche con largo anticipo.

Sebbene la società invii lettere minatorie e persino reclami ai media in relazione alle immagini pubblicate su Internet, questo alimenta solo l’entusiasmo degli addetti ai lavori.

Ora Samsung sta per prendere nuove misure. Ironia della sorte, in rete sono trapelati i testi dei nuovi accordi con i partner dell’azienda, che fanno parte delle catene dei suoi fornitori.

I contratti obbligano i fornitori a vietare ai dipendenti che in precedenza hanno lavorato in fabbriche concorrenti, di lavorare con processi che forniscono accesso a informazioni riservate di Samsung.

Inoltre, l’azienda partner deve informare immediatamente l’OEM asiatico in caso di licenziamento di un dipendente. Se la società in questione violerà almeno una delle condizioni, dovrà pagare una multa di $ 85.000.

Le nuove regole non si applicano a tutti i soci delle compagnia terze. Esistono due versioni del contratto: una standard, senza limitazioni e una estesa, pensata per le aziende profondamente coinvolte nei processi di produzione relativi a semiconduttori e altri componenti critici. Si tratta di alcune aziende giapponesi e filiali sudcoreane di alcuni brand di fama mondiale.

È possibile che le nuove misure siano collegate non solo a fughe di notizie, ma alla recente faida tra Samsung e Mujin Electronics, che in precedenza ha collaborato con il colosso sudcoreano, ma è stata poi sorpresa a “far trapelare” segreti tecnici alle società rivali dalla Cina. Samsung ha chiuso immediatamente la partnership.

Fonte: PhoneArena

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