Samsung potrebbe essere intenzionata a progettare un blockchain phone oppure integrare all’interno dei suoi futuri smartphone un sistema hardware e software in grado di proteggere le criptovalute e le chiavi crittografate utilizzate dai sistemi blockchain. A permettere l’ipotesi è stato il deposito di tre marchi destinati all’utilizzo in Europa.
Samsung e blockchain: solo questione di tempo
Il colosso sud coreano avrebbe depositato tre marchi da utilizzare in Europa, tutti collegati evidentemente al mondo della blockchain:
- Blockchain KeyStore;
- Blockchain key box;
- Blockchain Core.
Il documento contenente la richiesta di registrare i marchi descriveva che il loro utilizzo sarebbe stato destinato a diversi ambiti, dagli smartphone ai software pensati per l’utilizzo su computer e dispositivi mobili. Purtroppo, non sono riportati altri dettagli concreti, ma quanto descritto è sufficiente per fare una serie di ipotesi legate alle intenzioni di Samsung.
In particolare, ci sono tre possibilità da valutare al momento. La prima prevederebbe l’arrivo di uno smartphone progettato per chi utilizza i sistemi di blockchain e le criptovalute, come HTC Exodus. Un device che però rischierebbe di essere molto costoso e riservato – almeno attualmente – esclusivamente ad una nicchia di clienti.
Molto più probabile la seconda ipotesi secondo la quale il colosso sud coreano potrebbe essere a lavoro su un mix di hardware e software, da integrare nei suoi prossimi smartphone Galaxy, che affiancherebbe alla protezione generale dei dati (per la quale Samsung già eccelle) anche un sistema dedicato proprio alla blockchain. In questo modo, la novità potrebbe arrivare ad un pubblico ben più ampio, permettendo altresì diffondere molto di più la nuova tecnologia.
La terza – assolutamente non trascurabile – ipotesi prevede che l’azienda abbia solo deciso di correre preventivamene ai ripari: non ci sarebbe nulla a bollire in pentola, non per il momento. Samsung potrebbe essere semplicemente interessata a registrare dei marchi destinati probabilmente ad un utilizzo futuro, quando il mercato potrebbe essere saturo di sistemi dedicati alla blockchain ed accaparrarsi un nome in quel momento potrebbe essere più complicato. Non sarebbe la prima volta che un’azienda decide di optare per una strategia simile.
Qualunque sia la motivazione, certamente Samsung mostra di non essere insensibile allo sviluppo ed alla diffusione del sistema blockchain e delle criptovalute. Non si sa quanto ci vorrà, ma l’azienda proporrà la sua soluzione mobile dedicata alla sicurezza di chi utilizza questi sistemi e certamente sarà seguita da altri colossi del settore.