Secondo l’ex dirigente del settore legale di Samsung, il produttore coreano avrebbe usato le sue aziende per contribuire a creare fondi neri per 200 miliardi di won, circa 215,8 milioni di dollari.
Kim Yong-cheol, l'uomo che gestiva la principale divisione legale della società coreana, racconta che quando lavorava per Samsung aveva accesso a documenti riservati che stabilivano complicati accordi per convogliare soldi in un fondo illegale.
Inoltre, secondo Kim, Samsung avrebbe pagato regolarmente tangenti a inquirenti e politici per fare arenare inchieste su comportamenti illeciti compiuti del suo management.
La settimana scorsa il parlamento sudcoreano ha creato una commissione indipendente per indagare su Samsung e un'inchiesta su eventuali pagamenti illeciti effettuati da Samsung durante la campagna elettorale del 2002.