Qualche giorno fa, durante la conferenza dedicata agli sviluppatori, Samsung ha presentato il primo prototipo funzionante del suo smartphone pieghevole. Sono state rese note poche informazioni chiave a riguardo e fra queste non c’era il prezzo. Una nuova indiscrezione lascia trapelare che il costo del device potrebbe andare oltre le previsioni effettuate: sarebbero necessari fino a 2565$ per acquistare il primo smartphone pieghevole di Samsung.
Samsung Galaxy Flex: prezzi da capogiro
Non è ancora noto ufficialmente quale sarà il nome del primo device pieghevole del colosso sud coreano, fra i papabili ci sono senz’altro Samsung Flex oppure Samsung Galaxy Flex. Il prototipo mostrato durante la conferenza è costituito da due display, uno interno – più ampio e pieghevole – ed uno esterno più piccolo che consente di usare il device senza doverlo aprire. Infatti, l’interfaccia utente dovrebbe essere ottimizzata per consentire il pieno utilizzo delle funzioni principali dello smartphone con entrambi gli schermi. Chiaramente, il display più ampio permetterà di effettuare operazioni più complesse, godendo dello spazio supplementare a disposizione. Non è chiaro quanto disterà il modello definitivo dal prototipo mostrato pubblicamente: certamente, alcuni dettagli saranno rivisti e sistemati per restituire un form factor meno grezzo.
Come anticipato, al momento non c’è alcuna notizia ufficiale a riguardo del possibile prezzo del device, ma solo previsioni. Le prime, quelle genericamente riferite alla categoria di smartphone pieghevoli, mostravano una fascia di prezzo oscillante fra i 1800$ ed i 2500$. Un nuovo leak a proposito di del device Samsung posizionerebbe il prezzo fra i 1925$ ed i 2565$. Dunque, numeri che non si discostano molto dalle previsioni iniziali. Non è chiaro se le cifre citate nel leak siano riferite ad una fascia di prezzo oppure a due modelli, che magari differiscono per determinate specifiche. Inutile sottolineare che – ormai è molto probabile – non si tratterà di uno smartphone economico, piuttosto sarebbe utile capire cosa potrebbe giustificare il prezzo del device.
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In bilico fra lusso e reale utilità
Dopo aver vinto il pregiudizio iniziale, per il quale non ha senso spendere cifre così elevate per uno smartphone, ci si dovrebbe concentrare per capire cosa potrebbe giustificare il fatto che i device pieghevoli potrebbero effettivamente essere molto costosi. Una reale utilità in termini di produttività? Uno status symbol generato dalla creazione di un gadget tecnologico di lusso, destinato a pochi? In entrambi i casi, per quanto strano possa sembrare, si tratterebbe del valore aggiunto del dispositivo.
Esaminando la reale utilità di un terminale di questo genere, viene immediatamente da pensare all’aumento della produttività, direttamente proporzionale alle dimensioni del display. Ad esempio, nel caso di Samsung , l’interfaccia utente del device sarà ottimizzata per offrire la possibilità di tenere più applicazioni aperte contemporaneamente, in modo da lavorare più agevolmente. Si tratta solo di un esempio, del potenziale dell’avere uno spazio di lavoro più ampio.
Inoltre, uno smartphone pieghevole – proprio per la sua natura fisica – avrà dimensioni complessive ridotte rispetto a quelle di un terminale con schermo delle stesse dimensioni, ma non flessibile. Tuttavia, proprio in riferimento alla struttura di questa tipologia di device, vien da chiedersi quanto saranno resistenti. Si spera che, almeno, non siano più fragili degli attuali device con chassis ricoperto di vetro.
Se l’utilità effettiva di un terminale pieghevole non bastasse a giustificarne il costo elevato, ci sarebbe anche il fattore lusso da considerare. Non perdiamoci in convenevoli, anche lo smartphone contribuisce spesso – purtroppo – a disegnare lo status sociale di chi lo possiede. Almeno secondo il punto di vista di qualcuno. Un oggetto tecnologico portatile, che si avvicina pericolosamente ai 3000$, non sarà certo alla portata di qualsiasi potenziale cliente. Per forza di cose, sarà riservato ad un utenza business ed a chi potrà spendere determinate cifre solo per sfizio personale o – appunto – per mostrare di possederlo. Una teoria che sfocia nell’analisi sociale, ma che non va trascurata: il valore aggiunto del primo device pieghevole di Samsung, per alcuni, potrebbe essere proprio il lusso di possedere uno smartphone così unico. Ma se così fosse, le specifiche dovranno essere di livello assoluto per diventare collo di bottiglia di un format destinato presto o tardi a proporsi sul mercato.