Samsung Electronics ha, da poco, introdotto uno sterilizzatore UV che ricarica e disinfetta i telefoni. Ora, secondo quanto riferito, sta pianificando di lanciare altri nuovi prodotti come gli elettrodomestici dotati di LED UV a partire dal prossimo anno. Stando ad un rapporto di TheElec afferma che l’ultima decisione di Samsung è quella di rassicurare le persone per quanto riguarda la pulizia e disinfestazione degli oggetti, soprattutto a seguito del periodo attuale.
Samsung vuole dettare legge anche nel campo dei LED UV
Samsung prevedeva di utilizzare i LED UV-C sui prodotti di elettronica di consumo già dallo scorso settembre. I raggi UV-C, che generalmente operano intorno ai 200-280 nm, risultano molto efficaci per uccidere germi, virus, batteri, in particolare intorno alla lunghezza d’onda dei 264 nm. Per chi non lo sapesse, i LED UV emettono luce ultravioletta invisibile agli occhi umani e sono disponibili in tre intervalli di luce UV: UV-A, UV-B e UV-C. Quest’ultimo funge da germicida ed uccide appunto tutti i germi ed i batteri, distruggendo i loro acidi nucleici e distruggendone il DNA.
Finora, Samsung dispone di una piccola gamma di prodotti dotati di questa tecnologia come la gamma di frigoriferi Bespoke. Ma l’ecosistema è ben più ampio ed è composto da forni a microonde, lavastoviglie, condizionatori d’aria, frigoriferi, lavatrici, asciugatrici e purificatori d’aria e molto altro ancora. Se il rapporto risultasse veritiero, la società potrebbe aggiungere i LED UV-C sul 20-30% degli elettrodomestici entro il 2021.
Inoltre, secondo quanto riferito, Samsung dovrebbe reperire i LED dalla Corea del Sud e dalla Cina e non da una delle sue creature, S-LED. Il rapporto afferma anche che alcune aziende come Seoul Semiconductor e Semiconlight sarebbero in grado di produrre i LED UV-C direttamente in Corea del Sud ma resta da capire su chi deciderà di affidarsi l’azienda per la realizzazione di una tecnologia comunque piuttosto complicata.
Samsung deve spingere sull’acceleratore, se vuole recuperare terreno dalle aziende rivali come, per esempio, con LG che dispone di una vera e propria divisione predisposta alla ricerca e sviluppo di queste tecnologie, denominata Innotek. La situazione attuale ha sicuramente accelerato l’adozione di questi sistemi ed i prossimi mesi saranno cruciali per verificarne l’implementazione nei prodotti di largo consumo.