Più stiamo a casa d’inverno, più è fisiologico decidere di accendere il riscaldamento per mantenere la temperatura a un livello confortevole. Per questo motivo, è facilmente spiegabile come mai in Italia, nel mese di marzo 2020, l’utilizzo del riscaldamento è aumentato così tanto. Tado, azienda leader nella climatizzazione domestica, ha evidenziato un picco del 41% nel nostro paese.
Riscaldamento: a marzo lo abbiamo usato di più
Guardando il grafico (che paragona marzo 2020 a marzo 2019) è possibile fare un paragone con l’aumento dei consumi europeo e con quello degli altri singoli paesi. Di primo impatto, può sembrare che l’Italia abbia avuto un picco maggiore, è vero, ma c’è da considerare che è stato il primo paese a far partire il lockdown in seguito all’inizio dell’emergenza sanitaria.
Un aumento significativo dell’utilizzo del riscaldamento si traduce automaticamente in un maggior consumo di gas e quindi in bollette più costose. Per sopperire almeno in parte a questi problemi, il consiglio di Tado è quello di utilizzare soluzioni pensate ad-hoc per la climatizzazione domestica, che consentono di ottimizzare i consumi. Christian Deilmann co-fondatore e CPO di tado, spiega:
“Molte persone continuano a riscaldare l’intera casa quando in realtà solo alcune stanze sono occupate, aumentando così gli sprechi. L’ideale, infatti, sarebbe limitare le zone di accensione del riscaldamento, selezionando quelle che si utilizzano realmente. Con le valvole termostatiche smart è possibile farlo attraverso programmi di controllo e riscaldamento intelligenti che permettono un risparmio energetico importante”.