“La situazione di RIM si sta deteriorando […], non prevediamo un cambiamento senza che avvenga una modifica nella linea di condotta del management, ed il passaggio a BlackBerry 10 a metà del 2012 potrebbe essere troppo tardi”.
Mike Lazaridis e Jim Balsillie
Così Ehud Gelblum, analista della titolata Morgan Stanley ben descrive la situazione di Research In Motion, azienda canadese che sta affrontando in questi ultimi mesi una forte crisi tanto in termini di risultati economico-finanziari che di vendite dei propri prodotti.
Con il PlayBook che non vende come desiderato (il prezzo di vendita che continua a calare), e la linea di prodotti con il sistema operativo BlackBerry OS7 (con il lancio di ben sette nuovi modelli contemporaneamente, evento mai registrato in RIM) che non ha ottenuto l’auspicato successo, il costruttore nord americano attende con ansia la presentazione dei risultati in termini di entrate di questo giovedì.
Il terzo trimestre vedrà sicuramente una riduzione rispetto a quanto preventivato ex ante, ossia un valore dei ricavi inferiore ai pronosticati 5,3-5,6 miliardi di dollari.
A ciò si aggiunge il pessimismo legato alla diminuzione delle vendite previste nell’ultimo trimestre 2011, nonostante il periodo natalizio.
Il valore delle azioni di RIM è oggi sceso a 15,48 dollari, ben lontano dal record del 2011 di 69,86 dollari (-77%) e dei 147,55 dollari del giugno 2008.
Il titolo di RIM in Borsa dal 2010 ad oggi