I migliori metodi per ridurre il tempo trascorso davanti lo schermo

Lo smartphone è utile e quasi indispensabile, ma spesso è usato in modo eccessivo. Ecco come limitarne l'uso.
I migliori metodi per ridurre il tempo trascorso davanti lo schermo

Lo smartphone è un dispositivo estremamente versatile che, grazie alle numerose applicazioni e strumenti di cui è dotato, si è trasformato nel supporto ideale per portare a termine una vasta gamma di attività quotidiane.

Oltre a essere un valido alleato per il lavoro, lo studio e la gestione delle proprie attività, è anche una fonte di intrattenimento immediato e accessibile, che consente di sfruttare le pause per rilassarsi e distrarsi.

Tuttavia, l’uso impulsivo del telefono può portare a trascorrere del tempo eccessivo davanti allo schermo, un fenomeno che spesso non viene percepito nella sua reale entità.

In effetti, la possibilità di monitorare il tempo trascorso davanti allo schermo fa davvero la differenza ed è una funzione presente in tutti i principali dispositivi, permettendo di avere una panoramica dettagliata delle ore spese sullo smartphone, sia su base giornaliera che settimanale.

Questa funzione di monitoraggio offre un’opportunità di riflessione su quanto tempo effettivamente venga dedicata all’uso del telefono e, in alcuni casi, permette anche di impostare dei limiti per favorire una gestione più consapevole del proprio tempo.

Nonostante non sia sempre possibile ridurre drasticamente l’uso del dispositivo, soprattutto in un’epoca in cui il telefono è diventato uno strumento indispensabile anche per motivi lavorativi, è possibile adottare delle semplici abitudini che aiutano a migliorare la situazione.

Infatti, la soluzione non consiste nell’abbandonare completamente l’utilizzo dello smartphone, una proposta che sarebbe poco realistica e decisamente drastica, ma nel cercare di ridurre il tempo trascorso davanti allo schermo adottando piccoli cambiamenti nelle abitudini quotidiane.

Ecco i metodi più diretti per ridurre il tempo trascorso davanti lo schermo.

Smartphone: quando è necessario “nasconderlo”

L’utilizzo dello smartphone per attività quotidiane, che spaziano dalla comunicazione a funzioni più complesse come la gestione di informazioni lavorative, l’invio di e-mail e molto altro, è ormai essenziale nella vita di tutti i giorni. Questo dispositivo si è evoluto in uno strumento indispensabile, capace di semplificare molte delle varie azioni quotidiane.

Smartphone: quando è necessario "nasconderlo"

Per questo motivo, demonizzare l’uso dello smartphone non è un approccio equilibrato né utile, soprattutto quando l’obiettivo è trovare metodi per bilanciare il tempo trascorso davanti allo schermo.

È infatti raro riuscire a ridurre drasticamente l’utilizzo del telefono, poiché molte delle attività quotidiane si svolgono proprio tramite questo dispositivo. Tuttavia, esistono dei metodi che, seppur semplici, possono aiutare a ridurre il tempo trascorso sullo schermo, soprattutto quando l’uso dello smartphone è indirizzato verso attività non essenziali come l’intrattenimento o la navigazione compulsiva sui social media.

Nel corso della giornata, possono verificarsi momenti in cui si tende a utilizzare lo smartphone per lunghi periodi, spesso senza uno scopo preciso, come nel caso dello scorrimento infinito dei post suoi social. In questi casi, la soluzione non è quella di rinunciare del tutto al dispositivo, ma piuttosto di cercare di controllare l’uso che se ne fa, evitando l’adozione di abitudini che portano a un utilizzo automatico e ripetitivo.

Una delle strategie più efficaci per raggiungere questo obiettivo è quella di “nascondere” lo smartphone, nel senso di renderlo meno accessibile, al fine di evitare l’impulso di prenderlo ogni volta che si ha la sensazione di doverlo utilizzare, anche quando in realtà questo non è utile in nessun senso.

Applicazione: dove sono?

Quando non è possibile allontanare fisicamente il telefono, un’altra opzione è quella di “nascondere” le applicazioni più coinvolgenti all’interno del dispositivo. Per esempio, si può creare una cartella contenente qualsiasi applicazione che tende a distrarre frequentemente.

In alternativa, è possibile spostare queste applicazioni in una schermata meno visibile, come l’ultima pagina del proprio smartphone, per evitare che queste applicazioni siano subito accessibili. Sebbene questa operazione possa sembrare facilmente aggirabile, l’effetto che si ottiene è quello di rendere meno immediata e istintiva l’apertura di queste applicazioni, riducendo il tempo speso in attività extra.

Tali accorgimenti, anche se piccoli, possono apportare un cambiamento significativo nelle proprie abitudini quotidiane. L’obiettivo non è eliminare l’uso dello smartphone, ma piuttosto gestirne l’utilizzo in modo più consapevole, evitando che l’impulso di distrarsi con il dispositivo diventi un comportamento automatico e incontrollato.

Questo approccio consente di trovare un equilibrio tra la necessità di utilizzare il telefono per scopi pratici e l’esigenza di ridurre il tempo speso su schermi, senza stravolgere completamente le proprie abitudini. Di certo, si tratta di accorgimenti che potrebbero essere aggirati facilmente, ma questo dipende dall’obiettivo che si desidera raggiungere con il cambiamento delle proprie abitudini.

Se l’intento è ridurre il tempo trascorso davanti allo schermo per dedicarsi ad altre attività, cercare di aggirare questi metodi non è di certo la scelta più sensata. Infatti, porterebbe semplicemente a perdere ulteriore tempo, vanificando l’obiettivo stesso di ridurlo.

Timer e limiti di utilizzo delle applicazioni

In alcune situazioni, quando il desiderio di accedere al proprio telefono o a specifiche applicazioni diventa particolarmente forte, può essere utile adottare misure più drastiche. Una delle soluzioni più efficaci consiste nell’utilizzare le impostazioni predefinite del dispositivo o ricorrere ad applicazioni di terze parti che consentono di bloccare le applicazione o impostare timer di utilizzo. Queste funzionalità consentono di limitare o gestire il tempo trascorso sulle applicazioni, permettendo di avere maggiore consapevolezza del tempo che si dedica al loro utilizzo.

Se durante il giorno è importante ridurre il tempo trascorso davanti allo schermo, è altrettanto cruciale trovare un equilibrio nelle proprie abitudini legate all’uso dello smartphone, in particolare nelle ore che precedono il sonno.

L’utilizzo eccessivo del telefono prima di andare a dormire può infatti interferire con il riposo, riducendo la qualità del sonno e aumentando la difficoltà nel rilassarsi. Per evitare che lo schermo diventi per troppe ore una fonte di distrazione prima di dormire, è consigliato modificare le proprie abitudini, ad esempio impostando limiti sull’utilizzo del telefono nelle ore serali.

Inoltre, è essenziale utilizzare correttamente le funzionalità del dispositivo, come la modalità “Non disturbare” o la modalità notte, per ridurre l’impatto della luce blu e garantire una migliore qualità del sonno. Tali accorgimenti contribuiscono a rendere più salutare e produttivo l’utilizzo quotidiano dello smartphone, promuovendo un equilibrio delle tempistiche tra attività e momenti di relax passati davanti allo schermo.

Infine, i dispositivi moderni offrono anche alcune modalità e regolazioni dello schermo, come la riduzione della luminosità o l’attivazione di filtri specifici, che possono contribuire a ridurre gli effetti negativi della visione prolungata. Questi semplici accorgimenti possono fare una grande differenza, accrescendo la consapevolezza sull’uso del dispositivo e riducendo progressivamente il tempo trascorso con lo smartphone, in particolare quando non è strettamente necessario.

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