Registro delle Opposizioni: ecco perché non funziona

Il tempo ha confermato le preoccupazioni iniziali, il Registro delle Opposizioni è un fallimento: "I Call Center continuano a chiamare".
Registro delle Opposizioni: ecco perché non funziona

Non è bastato includere i numeri di telefono cellulare. Non è bastato minacciare con multe salatissime gli inadempienti. Non sono bastate le nuove regole in termini di telemarketing. Purtroppo “i Call Center continuano a chiamare anche sugli smartphone“. È questa la denuncia della Federconsumatori riguardo al “nuovo” Registro delle Opposizioni.

A malincuore, tutti stanno confermando le preoccupazioni iniziali riguardo a questo provvedimento che non sta ottemperando alle promesse iniziali. Il problema maggiore non riguarda solo le clausole tali per cui gli operatori possono comunque chiamare, nonostante l’opposizione indicata dall’utente che ha registrato il proprio telefono cellulare.

La questione è ancora più impegnativa perché, anche laddove tutto obbligherebbe il rispetto della volontà del consumatore di non ricevere chiamate a scopo di marketing, la maggior parte dei Call Center se ne infischiano letteralmente. Quindi, perché non funziona il Registro delle Opposizioni? Fondamentalmente per una ragione molto semplice.

Le società che non rispettano le indicazioni di questo provvedimento rimangono comunque impunite. Il sistema per reclamare l’inadempienza di alcuni operatori dopo l’iscrizione al Registro delle Opposizioni lascia il tempo che trova. Chi riferirebbe il proprio codice operatore se già sa che sta contattando un utente che ha espressamente vietato chiamate di telemarketing?

Registro delle Opposizioni: la Federconsumatori denuncia il fallimento

In questi giorni è stata proprio la Federconsumatori a evidenziare con toni chiari e netti il flop di cui il Registro delle Opposizioni è protagonista. Infatti, Giovanna Capuzzo, vicepresidente dell’associazione a difesa dei consumatori, che – durante un’intervista a Fanpage.it – ha dichiarato:

Sì, anche a noi continuano ad arrivare segnalazioni. E i motivi sono parecchi. Non tutti gli operatori sono iscritti e non è solo questo il problema. Molte chiamate infatti arrivano dall’estero e quindi non possono essere filtrate. Con il registro cadono anche i permessi che abbiamo dato in passato per il trattamento dei nostri dati personali. Teoricamente i call center che continuano a chiamare numeri iscritti al Registro delle Opposizioni dovrebbero ricevere delle sanzioni. Al momento però non sappiamo con che frequenza vengano fatti i controlli. In ogni caso il Registro ha messo a disposizione anche degli indirizzi mail per fare i reclami.

Quando dichiarato dalla Capuzzo non è frutto di idee o pensieri personali. Al contrario, Federconsumatori ha realizzato un’indagine accurata con feedback reali di utenti che si sono opposti alle chiamate di telemarketing. Il risultato è scioccante. Nel rapporto della ricerca si legge:

Il dato più rilevante e anche allarmante che emerge dalle nostre rilevazioni consiste nel fatto che il 98,5% degli intervistati, quindi la quasi totalità, dichiari di continuare a ricevere telefonate indesiderate sulla numerazione registrata anche dopo il regolare completamento della procedura di iscrizione. Per quanto riguarda l’ambito di riferimento dei contatti ricevuti successivamente alla registrazione, gli utenti identificano nelle società di energia, gas e telefonia i mittenti della maggior parte delle chiamate, anche se non mancano le telefonate da parte di finanziarie e società di trading online. All’atto pratico, dunque, nella maggior parte dei casi l’iscrizione al Registro delle Opposizioni si rivela inutile.

Fonte: Federconsumatori

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