Redmi Note 8 Pro è bello e potente, ma per ora è meglio non avventurarsi nel fantastico mondo del modding Android con questo device in mano: briccarlo è molto semplice, la procedura inversa a quanto pare no.
Redmi Note 8 Pro: modding rischioso
Si, lo so che avete tratto le vostre conclusioni ancora prima di aver finito di leggere questo pezzo. Nemmeno io mi sarei aspettata di poter utilizzare ROM alternative e recovery modificate su uno smartphone con a bordo un processore MediaTek, senza rischiare il brick del device a ogni step. Xiaomi però ha voluto dimostrare che il Mediatek G90T a bordo di Redmi Note 8 Pro non costituiva in alcun modo un limite per tutte le possibilità di modding che il panorama Android offre.
Per questa ragione, il colosso cinese ha ben pensato di rilasciare il codice sorgente del kernel del device e subito dopo ha spedito 10 unità agli sviluppatori di XDA Developers perché dimostrassero che il modding con Redmi Note 8 Pro è possibile.
Bene, i brick sono iniziati quasi subito ed è anche abbastanza normale quando si muovono i primi passi in questa direzione con un nuovo smartphone. Il problema più serio è un altro: l’impossibilità di tornare indietro ovvero di ripristinare lo smartphone. Per riuscire nell’operazione è necessario avere uno speciale tool (il noto SP Flash Tool) e – soprattutto – un account Xiaomi autorizzato. Proprio quest’ultimo manca agli sviluppatori, ma qualcuno ce l’ha è ha pensato bene di sfruttarlo per farsi pagare in cambio dello sblocco dei device.
Hey @Xiaomi @XiaomiIndia @RedmiIndia @manukumarjain please look into brick issue of note8pro, make it developer friendly, give us something so we won’t be needing authorised account for SP flash tool every time the phone bricks. #Note8ProBrick https://t.co/pdazRQ7xux
— Santosh Yadav (@santoshhh000) December 17, 2019
Sulla questione al momento Xiaomi tace, nonostante le proteste su Twitter da parte di sviluppatori e utenti che, dopo aver magari solo provato a installare una recovery modificata, sono rimasti con lo smartphone briccato. Siamo sicuri che il colosso cinese non tarderà a intervenire: se l’obiettivo è dimostrare che Redmi Note 8 Pro può supportare operazioni di modding, non c’è altra strada percorribile.
