Dopo l’annuncio di M4 Pro 5G, POCO ripropone lo stesso modello in versione 4G, con un design completamente diverso e alcuni cambiamenti sotto la scocca. POCO M4 Pro 4G punta tutto sul rapporto qualità/prezzo, in questa recensione vi raccontiamo pregi e difetti del nuovo device di fascia bassa del produttore cinese.
Il nostro sample di prova ci è stato fornito da Goboo.com, uno store online affidabile e spesso protagonista di sconti e promozioni interessanti. In occasione del lancio globale di M4 Pro, il sito ha reso disponibile un coupon da 20€ da applicare in fase di acquisto. Il prezzo dello smartphone parte da e l’offerta resterà attiva soltanto per pochi giorni, dopo i quali il prezzo tornerà a 229€.
Parlaimo della versione con 6 GB di RAM e 128 GB di memoria interna, ma lo sconto si applica anche sulla variante più costosa, con ben 8 GB di RAM e 256 GB di storage. Quest’ultimo viene venduto in offerta a 229€.
Recensione POCO M4 Pro 4G
Il nuovo M4 Pro ha un design molto simile al fratello maggiore X4 Pro, presentato pochi giorni fa e già protagonista della nostra recensione completa. Lo schermo è piatto e occupa la quasi totalità del pannello anteriore, interrotto soltanto dalla fotocamera frontale in alto.
Lungo il frame laterale troviamo il lettore di impronte digitali, installato in prossimità del tasto di accensione. Non manca il jack da 3.5mm per le cuffie e c’è anche il sensore ad infrarossi, utile per sfruttare lo smartphone come telecomando per TV ed elettrodomestici. Apprezziamo la scelta di inserire un doppio speaker stereo, caratteristica spesso associata a dispositivi di fascia ben più alta.
Anche su questo modello è la plastica a farla da padrone, ma la qualità costruttiva resta comunque di buon livello. Il retro lucido trattiene un bel po’ le impronte, difetto che possiamo correggere sruttando la cover in silicone inclusa in confezione. In alto troviamo un ingombrante modulo fotografico, che sporge dalla scocca e ospita 3 ottiche e un flash LED.
Le dimensioni dello smartphone non sono eccessive, non si fa fatica ad utilizzarlo con una sola mano, merito anche del peso piuttosto contenuto di circa 179 grammi.
Display e Prestazioni
POCO M4 Pro monta uno schermo Super AMOLED in risoluzione FullHD+, un pannello davvero ottimo per uno smartphone appartenente a questa fascia di prezzo. A contribuire ad un’ottima esperienza d’uso c’è il refresh rate a 90Hz, che permette al display di risultare sempre fluido e reattivo.
Lo schermo è abbastanza luminoso da offrire una buona visibilità anche all’aperto, ma – come già visto sul fratello maggiore X4 Pro – il sensore automatico è un po’ pigro e a volte tende a sottostimare la luminosità necessaria.
Il display di POCO M4 Pro vanta una gestione dei colori tipica degli AMOLED, con tonalità vivide e sature al punto giusto e diverse impostazioni per tarare il pannello secondo le proprie preferenze.
Parlando di prestazioni, il cuore pulsante di M4 Pro è il Mediatek Helio G96, un SoC octa-core affiancato da 6 o 8 GB di memoria RAM. La versione in nostro possesso è la 6/128 GB, ovvero la versione base.
Nonostante una settimana di utilizzo intenso, lo smartphone non ha mostrato il fianco e ha dimostrato di saper gestire qualsiasi tipo di applicazione senza particolari lag o malfunzionamenti. Non è di certo un fulmine, ma si comporta discretamente bene e offre un’esperienza d’uso in linea con la sua fascia di prezzo.
L’interfaccia utente è la solita MIUI in versione 13, che abbiamo già avuto modo di testare su altri smartphone della famiglia Xiaomi. Il software si basa ancora su Android 11 e non porta alcun grosso cambiamento rispetto alla versione precedente. Si tratta di un’interfaccia votata alla personalizzazione grafica, con tante impostazioni per cambiare aspetto allo smartphone in base alle proprie preferenze.
Fotocamere
POCO M4 Pro monta 3 ottiche posteriori, abbinate per offrirci la massima versatilità:
- 64 MP f/1.8
- 8 MP ultra-grandangolare
- 2 MP macro
Da uno smartphone da 200 euro è lecito aspettarsi un comparto fotografico sottotono, ma in questo caso la qualità generale è discreta. L’ottica principale è molto luminosa e di giorno non è difficile portare a casa scatti di buona qualità, con soggetti nitidi e un effetto bokeh niente male.
Di notte non ci siamo, le prestazioni calano e migliorano soltanto con l’intervento della modalità notte. Quest’ultima può essere attivata soltanto sull’ottica principale e sfrutta l’intelligenza artificiale per migliorare l’esposizione di scenari particolarmente bui.
La qualità della fotocamera ultra-grandangolare è buona, ma anche in questo caso è preferibile evitare scatti in notturna. Apprezziamo la scelta di aggiungere un’ottica macro, anche se a volte si sente la mancanza di una focale lunga, alla quale lo zoom digitale non può porre rimedio.
M4 Pro può registrare video in risoluzione FullHD 1080p fino a 30 fps, manca il 4K ma non è una grave mancanza su un dispositivo da 200 euro.
Autonomia e Ricarica
Il nuovo dispositivo di fascia bassa di POCO ha una batteria da ben 5.000 mAh, un valore davvero alto per un hardware così modesto. Ne risulta un’autonomia davvero notevole, che raggiunge 1 giorno e mezzo di uso intenso e fino a 2 giorni con un approccio più moderato.
All’interno della confezione troviamo un ingombrante caricabatterie da 33W, che ricarica lo smartphone da 0 a 100% in circa 40 minuti.
Conclusioni e Prezzi
Tutto sommato questo POCO M4 Pro 4G ci ha convinti. Si tratta di uno smartphone modesto, che gioca a fare il mid-range, con un display AMOLED a 90Hz e un’autonomia eccellente. Ci entusiasmano meno le prestazioni fotografiche, che restano l’unica nota dolente di uno smartphone equilibrato e concreto.
Disponibile in colorazione nera, blu e gialla, M4 Pro è può essere acquistato nelle configurazioni 6/128 GB e 8/256 GB. Il prezzo di listino parte da 229€, ma su Goboo.com è possibile acquistarlo a partire da209, approfittando del coupon di 20 euro da applicare in fase di acquisto.
Chi acquista POCO M4 Pro in versione 6/128 GB riceve in omaggio la nuova Xiaomi Mi Band 6 e la borsa POCO x Goboo, un gadget che segna la collaborazione tra il brand cinese e lo store.