Razer acquisisce Ouya

Finisce l'avventura crowdfunded. Una mossa che consolida le posizioni nel segmento delle console di gioco Android.

Ouya non è stata vapor-ware, ma quasi. La campagna su Kickstarter con cui l’azienda annunciò una delle prime console free-to-play basata su Android fece molto parlare di sé: alcuni arrivarono a dire che avrebbe potuto competere alla pari con Nintendo, Microsoft e Sony. La realtà commerciale è stata molto diversa: le vendite hardware sono state scarse, il supporto esclusivo minimo e ben presto Ouya ha dovuto gestire il suo business in modo diverso, ad esempio accordandosi con Xiaomi per integrare i suoi servizi nelle smart TV della società cinese. Ora tutto questo sarà affare di Razer: secondo quanto riportato da Liliputing.com, Razer ha già acquisito la società.

Ouya
Ouya

Mesa Global ha segnalato tra le nuove transazioni proprio questa acquisizione, prima di toglierla dalla lista. Forse i tempi non sono ancora maturi per l’ufficialità o forse alle due aziende serve ancora qualche giorno di tempo per organizzare le note ufficiali da diramare alla stampa. La notizia, comunque, era nell’aria da tempo: da quando i nomi di Nvidia e quello di Razer erano stati accostati a Ouya, attratti dal portfolio di servizi e prodotti. Questa notizia arriva a pochi giorni di distanza dai primi report riguardo la trattativa tra le due dirigenze.

Ouya ha funto da apripista del mercato di console Android, segmento commerciale inseguito anche dalla stessa Razer che ha commercializzato Forge TV: una micro-console dal prezzo di 100 dollari che si connette alla TV e può eseguire in streaming filmati e foto, giochi Android e PC. Le recensioni non proprio entusiastiche hanno però fatto meditare Razer sull’evoluzione del progetto, e ha probabilmente preferito fare affidamento su un team più esperto: seppur ciò significasse acquisirlo in blocco. Se, come pare probabile, questo accordo sarà confermato nei prossimi giorni, non resterà che osservare come ciò influirà sullo sviluppo del promettente mercato delle console low-cost basate su Android. Mercato del quale per ora non farà parte Nintendo, che ha seccamente smentito qualsiasi suo accostamento a progetti analoghi.

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