Gli SMS sono ormai utilizzati per
qualsivoglia tipo di applicazioni, ma solo ultimamente vengono usati anche per
pregare. A portare la religione sui cellulari ci pensa un nuovo servizio per
i fedeli musulmani che si trovano lontani da un minareto e non riescono a sentire
i richiami dell’ora di preghiera.
Il nuovo servizio li avvertirà
con un messaggio che il momento di rivolgersi alla Mecca è giunto. L’idea di
fare arrivare un SMS all’ora della preghiera è venuta al sito Internet musulmano
Azzan.com,
in collaborazione con la BBC. Il servizio, a pieno regime, sarà in grado
di inviare ben 125 mila SMS al giorno.
Il servizio, che recapita cinque
SMS al giorno, è a pagamento, 4.95 sterline inglesi al mese, se si paga subito
con carta di credito, altrimenti c’è la possibilità, ma solo per i clienti Vodafone,
di vedersi scalare l’importo dalla propria bolletta o dalla propria SIM prepagata,
ma in questo caso il costo sale a 9.95 sterline al mese.
Nella città tedesca di Hannover
è stato invece attivato il primo servizio SMS di preghiera per Protestanti.
La messa giornaliera viene spedita a ben 1400 abbonati sotto forma di sei SMS.
Il numero degli iscritti è in netto contrasto col numero dei partecipanti abituali
alle cerimonie della Chiesa che ha organizzato il servizio, solo 80 persone.
Queste iniziative stridono con
la costante cattiva abitudine di disturbare qualsivoglia tipo di cerimonia religiosa
con squilli, SMS, e chiamate ad alta voce. Non sempre il rapporto tra religione
e cellulari è così idilliaco, infatti. La settimana scorsa, durante una solenne
cerimonia con la presenza del Papa a San Pietro, un cardinale aveva scordato
il proprio telefonino acceso ed ovviamente si è messo a suonare nel momento
più alto della celebrazione. In seguito a fatti del genere da molte parti del
mondo religioso si chiede l’installazione di apparecchi elettronici per schermare
le Chiese.