In precedenza avevamo suggerito che MediaTek stesse guidando la classifica dei SoC per device mobili Android grazie ad una quota di mercato pari al 46% e che avesse superato Qualcomm, la rivale per eccellenza. Qualcuno potrebbe pensare che questo significhi l’inizio della fine per il chipmaker americano, eppure si scopre che le cose non stanno così.
Secondo un rapporto di Counterpoint Research, possiamo notare le fasce di mercato in cui Qualcomm, MediaTek, Exynos, HiSilicon e UNISOC si sfidano per il dominio delle vendite.
MediaTek e Qualcomm: ecco come si dividono il mercato
La maggior parte della crescita di MediaTek nel 2021 è arrivata dal settore dei midrange sotto i 299 dollari, grazie all’ottima risposta da parte dei consumatori dei chip Dimensity 700, 800.
Qualcomm, d’altra parte, domina il mercato dei midrange e del settore premium. Solo nella fascia 700-799 dollari vince Samsung con una quota del 46%.
Ci domandiamo una cosa però: è Qualcomm che ha scelto di allontanarsi dal settore dei midrange e dei low cost o è stata MediaTek che ne ha approfittato ed è riuscita ad insediarsi nel mercato di fascia bassa?
Secondo quanto si apprende da Counterpoint Research, il motivo del cambio di tendenza è relativo alla carenza globale dei chipset. Qualcomm non riesce ad avere la sua solità fornitura di chip da TSMC e da Samsung perciò ha scelto di dedicarsi a quei SoC che fossero in grado di aumentare ricavi e produttività (Snapdragon 7XX e 8XX). Di fatto, la qualità-prezzo delle soluzioni SD400 e SD600 non è delle migliori ed è qui che MediaTek è stata brava.
Con soluzioni performanti che spaziavano dai Dimensity 700 ai 1200, modem 5G compresi, ha conquistato il cuore degli OEM cinesi e, in seconda battuta, anche dei suoi utenti.
Ma con il lancio dei nuovi D8100 e D9000, l’azienda è pronta a sfidare Qualcomm nel settore “dei grandi”. Le aspettative sono rosee, ci riuscirà?