Si chiama “Al Rihla” ed è il pallone ufficiale utilizzato per i Mondiali di Calcio Maschili del Qatar 2022 che si stanno tenendo tra novembre e dicembre.
Come riporta il Daily Mail, questi sofisticati palloni non hanno solo bisogno di essere gonfiati d’aria, ma devono essere anche ricaricati come se fossero degli smartphone.
Proprio così: prodotta da Adidas, la palla da gioco ha un sensore interno chiamato a misurare dati come velocità e direzione, oltre a consentire il monitoraggio della stessa per il supporto delle chiamate di fuorigioco da parte del VAR.
Una foto diffusa su Reddit dimostra come, prima di una partita, tutti i palloni vengano messi da parte insieme ad una multipresa per essere ricaricati. Insomma, proprio come se fossero degli smartphone.
I palloni dei mondiali del Qatar 2022 devono essere ricaricati: ecco perché e come funzionano
I palloni ufficiali “Al Rihla”, nome che prende spunto dalla parola araba “Il viaggio”, sono dotati di un sensore alimentato da una piccola batteria che, secondo i dati ufficiali Adidas, può durare dalle 6 ore in caso di utilizzo attivo e fino a 18 giorni in caso contrario.
Il sensore ha un peso di soli 14 grammi e, come abbiamo visto, fornisce informazioni sul tracciamento della palla in tempo reale che, con il supporto di telecamere posizionate intorno al campo, aiutano gli arbitri a determinare il fuorigioco e altre decisioni.
“Ogni volta che la palla viene calciata, colpita di testa, lanciata o anche solo sfiorata, il sistema è in grado di rilevarla a 500 fotogrammi al secondo“, ha spiegato Maximillian Schmidt, co-fondatore e amministratore delegato di Kinexon, l’azienda che ha prodotto il sensore.
“I dati vengono inviati in tempo reale dai sensori a un sistema di posizionamento locale che comporta un’installazione di antenne di rete posizionate attorno al campo da gioco che acquisiscono e memorizzano i dati per un uso immediato“.
La Coppa del Mondo 2022 vuole dunque porsi come pioniera di un utilizzo sempre maggiore nel calcio delle tecnologie di ultima generazione, allo scopo di supportare gli arbitri nel prendere le loro decisioni.
Nonostante ciò, le polemiche non sono mancate con clamorosi errori visti in alcune partite nonostante le tecnologie a supporto.